10 dicembre 2013

Diario di un prepensionato

“Perché sei triste?”
“Non sono triste.”
“Lo sento dal tuo respiro, la tua espressione, gli occhi lucidi. Tutti i segni indicano tristezza.”
“Allora se sai già tutto perché me lo chiedi?”
“Sono solo cortese. Voglio aiutarti.”
“Beata te che sai sempre tutto, beata te che vivi nella certezza che A + B sia sempre uguale a C.”
“Sfogati, ti ascolto.”
“Smettila di essere così gentile!”
“Lo devo essere.”
“Vuoi sapere perché sono triste?”
“Dimmelo, ti ascolto.”