30 luglio 2007

Nico Guzzi e Myspace

Sono stati aperti ben due spazi su Myspace. La notizia non potrebbe che apparirvi inutile, ma non può essere tale per me, in quanto i due siti riguardano entrambi le mie esperienze artistiche di questo ultimo squarcio di vita.
Uno è proprio mio, di Nico Guzzi, che sarei io medesimo di persona, l'altro dei leggendari Neverending Whisper, dei quali dovreste già sapere che sono l'epico cantante, l'eroe delle folle, la voce dell'eterno splendore che esploderà alle porte dell'Apocalisse, l'umanizzazione del candore celeste, la melodia arcana e misteriosa di Madre Terra, la frequenza del Paradiso Infernale e dell'Inferno Paradisiaco. Forse ho esagerato.

23 luglio 2007

Uscito di galera

Si distinse uno smacco netto tra le flessioni tenui delle mie parole lungo la schiena sempre dritta e arrogante del potere.
Il martello del giudice ha suonato, avvisate la pubblica piazza anche se so che non ne vale la pena, sono innocente eppure nessuno può essere assolto se non è stato coinvolto, questo è il postulato, il motivo per cui sono stato distrutto, per cui sono in realtà colpevole di fronte alla pazzia schizofrenica della piazza alienata e prostituta dei mass-media.
Questo dimentica la giustizia volgare, sommaria e superficiale.
Per strada riuscivo ad esprimere la mia vergogna solo arrossendo, le parole andavano e venivano, il rossore era costante, diventai un fenomeno da baraccone per baraccopoli.
Uscito di galera non feci notizia: beati coloro che innocenti periranno nei bracci della morte perché a loro saranno concesse le stelle e non lo sguardo pietoso dei curiosi che non hanno mai convissuto con scarafaggi, ragni e topi.
Ma un giorno mi dissero che era stato tutto un tragico errore e che potevo tornare a vivere, ricevendo per risarcimento tanti soldi, così tanti da non sapere che farne.
Tutti in cuor loro sanno che il miglior modo di uccidere una persona è levargli le cose materiali, gli affetti e la dignità per poi ridargli solo le cose materiali, la pena di morte è solletico rispetto a ciò.
Vivrò condannato libero in attesa che qualche Dio corregga questo scempio.

16 luglio 2007

Ogni cosa deve sbiadire

Hai toccato con mano lo spirito spauracchio della morte, ha avuto pietà di te ed è andato altrove, c'è così tanta gente in attesa che non farà fatica a trovare un sostituto che qualcuno piangerà volente o nolente.
Come ti senti? Hai visto la luce per un attimo? Hai sentito la pace pervadere tutto il tuo corpo fino a non sentire più il corpo, fino a vederlo allontanarsi? O vuoto, nulla, niente di niente, nessuna immagine, nessuna sensazione?
Ma che importa, non sei tu a dovermi convincere che non esiste né il passato né il futuro per l'anima, che lo spirito evoluto è quello che avrà amato, avrà accettato il dolore come qualcosa di naturale e dopo averlo accettato avrà imparato a godersi il presente, l'unico piano dell'esistenza nel quale si può scegliere, anche non facendo nulla si sceglie.
Oggi tu mi dici di aver compreso che chi non è disposto a perdere tutto per salvare qualcosa che non è proprio non è un uomo, quanti uomini conosci allora? Quanti? Non siamo abituati nemmeno a perdere le cose materiali, perché mai dovremmo accettare che i momenti belli della propria vita debbano sbiadire in pallidi ricordi?
Sai qual'è la risposta, ogni cosa deve sbiadire, il passato deve sbiadire, bisogna farlo sbiadire, sia quando è stato pieno di luce, sole, e gioie sia quando invece è stato costellato da ingiustizie, dolore e perdite, il passato bisogna farlo sbiadire per lasciare il posto al presente che può offrire tante cose negative ma altrettante positive.
La vita per essere vita deve sbiadire, ma la vita non muore mai, così come l'anima e lo spirito.

15 luglio 2007

Una decadenza splendida

Hanno acceso le lampadine con la forza della ragione, le hanno spente con la follia del catrame, in mezzo al mare navi dalle vele nere e cariche di letame riversavano morte, la guerriglia urbana sta uccidendo un paio di cuochi e tutti i camerieri, i turisti dormono sogni tranquilli come scimmie che hanno abbastanza banane per reggere fino alla fine dei tempi, un palermitano in galera mi ha insegnato a vivere, a smettere di pensare a quale fosse il miglior modo per andarsene: sopravvivendo o facendola finita, senza spargimenti di sangue criminale.
Non siamo cambiati molto, sono bello come un angelo decadente in un opaco mondo di immagini decadenti.
Noi tutti rimarremo soli e sinceri a ribaltare le nostre emozioni, noi tutti rimarremo senza soldi ad inseguire i sogni, certo, ma degli altri.
Un bruciore intenso localizzato nell'anima, è solo coscienza di quanto assente è il tempo, aggrappato al passato e al futuro, mi dimentico che vivere significa sintonizzare tutte le stazioni al presente, l'unico tempo in cui si esiste, dimentico il passato e il futuro, tutto è presente, anche ciò che voglio, vorrei e vorrò; passerà il bruciore dell'anima così come passa ogni dolore, destinato a soccombere di fronte alla vita astrale.
Il cielo è stellato, come una tela fittissima di piccole lucette di natale, un presepe al contrario, considero la fragilità dell'uomo l'unica fonte di conoscenza e forza.
Per questo punto con fiducia verso una decadenza splendida.

02 luglio 2007

E nacque anche lei

Natura e lenta intensa
sciolta al panna cielo
soffro contento irrido
il vento e le bianche iridi
il pulviscolo negli occhi
la sua carne tra le mani
lo stupore, una bocca spalancata
in ginocchio irrompe
l'urlo della coscienza
le vene bluastre
una vita d'incoscienza
mio figlio è morto pallido
mio figlio vive anche smorto
Io desidero, lo so, sono sicuro
Io sono un angelo diverso
e avverso al comune costume
avvezzo al dubbio come fine
disturbo il vero increspo il mare
cammino in mezzo alle fiamme
come benedetto dalle piogge
Io e il signore delle piogge
il freddo, il gelo, i fischi, le bombe
La terra gira su stessa
ed io su di essa
ho conquistato le stelle
non so che farmene
ho conquistato Dio
non ha conquistato me
eppure credo, credo in te.
Credo in me al di fuori di ciò che ero
e sarò, credo nella luna
nell'energia che ci avvolge
come una coperta luminescente
credo nella vita e
sono attratto dalla morte
che se non ci fosse
bisognerebbe farla nascere.