27 novembre 2007

Neo-Criticismo

Sappiate che chi migliora il mondo non è colui che accetta tutto e comunque, come dato di fatto, chi migliora il mondo è colui che con occhio critico sa districarsi tra i mali, guardarli in faccia, magari a volte con paura ma di certo con coraggio, per trovare le soluzioni. E non ditemi che il mondo passa necessariamente per il canale televiso che in verità non è altro che una rappresentazione della realtà.

21 novembre 2007

Gli ultimi dittatori

Erano soldati veri ed uno dopo l'altro cadevano giù come soldatini di piombo, davanti alle donne nude dei cartelloni pubblicitari, Satana è la faccia pigra dell'amore, esploderai di fronte alle porte di Gerusalemme in nome della verità e della purezza che ci attraversa, come nell'universo qui è come giocare a dadi tra il fango, le sofferenze e la distruzione. I denti del male digrignano, la fame fa il resto, io sto ridendo dello spettacolo come di un film splatter troppo pacchiano. Sarà rimasto qualche innocente in questo nostro mondo?
Sono tutti dittatori in grado solo di ascoltare solo ciò che vogliono sentirsi dire, sono tutti dittatori in grado solo di far prevalere le proprie concezioni, io sono libero, in parte anche un po' morto, fuori dalla concezione tradizionale e capitalista del tempo, non esiste solo ciò che è nuovo. Tutto ciò deriva dal fatto che provo pietà, compassione e amore per ciò che non va o che è costretto a non andare dallo stesso sistema che non accetta interferenze o straordinarietà, caratteristiche che minano alla base la quotidianità fatta di scempi e martellante vacuità, svuotata perfino del senso del vuoto.
Sarà tutto nei miei sogni il mondo di Alice nel paese delle meraviglie, io sarò Jonathan Livingstone e mi inginocchierò al sole, alla luna, alle galassie, ai mondi paralleli, ai buchi neri, per poi volare ovunque senza mai posarmi su nulla. Sono solo una piramide da rifinire.
Ho riempito un bicchiere con latte fresco, fammi diventare tempo, sarò io a scandire gli eventi, tutto ciò che capita contiene il senso del senso che gli diamo, ma l'unico senso è quello di essere, il resto sono tutte supposizioni, percezioni, figurazioni di ciò che sentiamo o che vogliamo sentire.
La mente si apre, si è aperta, non posso più tenere nulla, niente mi stupisce, niente mi sorprende, esiste tutto, soprattutto ciò che non riesco ad immaginare, per questo sono diventato osservatore, i processi li faranno altri, io non ho tempo da perdere.
Non c'è bisogno di bussare alle porte del Paradiso, sono loro che si spalancano se inizi a scorgere la perfezione, brindo alla società materialista e consumista che dipinge la morte come qualcosa da allontanare, un'idea da distruggere, ma non bisogna invecchiare? Chi l'ha detto, di che umanità parliamo?
Brindo alla morte come quel trapasso indispensabile, non piangerò i miei cari più del mio egoismo, più sarà forte il mio egoismo più piangerò, sì questa vita è una gara ad eliminazione alla fine della quale tutti vengono eliminati, per questo bisogna ispirarsi al bene, guardare la gioia, la sofferenza, senza censurare nulla, tutto lo si può guardare sotto un'ottica positiva, un'ottica che tiene conto di una direzione di innalzamento della coscienza, della forza, dell'energia, della volontà.
Sono spersonalizzato.

14 novembre 2007

Siamo americani

Chi l'avrebbe mai detto che in un autunno annebbiato da cieli quantomai innaturali (a proposito da quant'è che non alzate gli occhi al cielo), saremmo diventati finalmente del tutto americani.
Esatto, possiamo dirci americani fino in fondo, nella parte peggiore, la nostra tv è la nostra vita, la nostra tv offre solo la parte peggiore del mondo, è emergenza violenza, fa anche rima, la violenza continuerà a crescere, o almeno così ci sembrerà, insieme a lei l'ansia, la paura, l'angoscia, gli attacchi di panico, le esternazioni estreme dell'emotività sono all'ordine del giorno, di questo passo il risultato è il completo by-pass della coscienza per approdare ai soli stati primitivi dell'uomo, bello, brutto, paura, e poco più, tutto ciò non porta altro che aggrapparsi sempre più alla materia, l'unica cosa che non può tradire se trattata bene, peccato che la materia non salvi dalla propria coscienza, ma sia solo in grado di tenerla a bada. Morti bianche sul lavoro, stragi del sabato sera, immigrazione omicida, omicidi inspiegabili, ultras e violenza, questi gli ultimi temi caldi.
Il giornalismo televisivo è lo sterco del diavolo e il diavolo non deve nemmeno più indicargli la “retta via”.
Qualcuno parla di Apocalisse nel 2012, io dico che 24 ore di odio, torture, violenza, stupri, povertà umana, follia, angoscia, paura sono peggio dell'Apocalisse, qualcuno spiegherà ai miei figli un giorno cosa significa amore, compassione, tolleranza, pietà, gioia, libertà.
Ho voglia di vomitare, ho voglia di buttare dalla mansarda la televisione.
L'ultras uccide un carabiniere, il carabiniere uccide un ultras. Un altro carabiniere urla in mezzo agli scontri e alla distruzione: “Sono qui per 1200 euro al mese!”
Preparatevi perché ormai è Natale, bisogna pensare ai regali.

P.s. Anche se non date mai occhiate al cielo lo fa per voi l'Isac (se non seguite certi argomenti vi sembrerà una segnalazione stramba).

10 novembre 2007

La danza di mezzanotte

Ultimamente sto spendendo molto del mio tempo nella musica, devo registrare con i Neverending Whisper e con un altro gruppo misterioso di cui per ora non parlo, inoltre sto mettendo giù alcune mie canzoni, tra queste ultime pseudo-definitive ne ho postate due sul mio myspace www.myspace.com/nicoguzzi.
Una è “La danza di mezzanotte”, motivo orchestrale, l'altra non è ancora definitiva ma è già un ottima bozza, si chiama “Weekend Estivo”.
In arrivo “In questa sera”, ci sto mettendo tantissimo a registrare la voce, non mi piace mai! Genere misto tra rock, pop, hard-rock.

Ultima notte, a Parigi

David decise di uscire in astrale, ormai era un esperto, aveva il controllo completo del proprio corpo di luce quando si addormentava, così vagava per il cosmo senza limiti, se non quelli imposti dalla coscienza.
Nelle ultime notti però avvertiva strane presenze ogni qualvolta si allontanava dal proprio fisico, riusciva a restare tranquillo ma qualcosa non andava.
Nel bel mezzo della notte si ritrovò a passeggiare per alcuni sobborghi di Parigi, era il 1843, amava entrare in contatto con il passato. Un barbone beveva da una fontanella cantando un motivetto sconosciuto in francese, più avanti, lungo la via, un gruppetto di clochard stava intorno ad un piccolo e maleodorante fuoco per scaldarsi.
La camminata proseguiva, David ormai vagava solo, costeggiando la Senna, non c'era più anima viva, così sembrava. Sbagliato.
“David...”
“Chi è?”
“Non mi riconosci? Strano”.
“Dove sei?” David ora fermo, si guardava intorno, la voce era quella di una donna, era familiare.
“Non ti ricordi mai di me! Per questo sono qui!”.
“Ma sei...”
“Esatto, l'odio, così come l'amore, non si controlla e spesso è il rovescio inatteso della stessa medaglia. E' giunto il momento che questa nostra storia finisca. Ti ho amato, tu mai”.
Improvvisamente da una panchina si alzò quello che a prima vista sembrava un altro barbone, aveva un mantello scuro che lasciò cadere a terra, nella mano destra scintillava un lungo coltello che conficcò sette volte nel torace di David che ad occhi spalancati sussurrò:
“Sei tu...Martina...Come hai fatto ad arrivare fino qui?”
“Mi sono esercitata notte dopo notte al tuo fianco, nascondendomi nella tua ombra, ora è finita amore. Per sempre”.
David non tornò più nel suo corpo materiale di questo mondo. Martina, soddisfatta, al risveglio chiamò l'ambulanza, l'autopsia decretò la morte del marito per arresto cardiaco.

05 novembre 2007

I problemi del futuro

Per quanto mi riguarda credo di essere abbastanza maturo per essere mangiato con gusto; mentre Enzo Biagi viene ricoverato in ospedale Luttazzi fa il suo rientro in tv con la trasmissione Decameron, è normale che i diplomatici statunitensi rifiutino di svolgere la loro funzione a Bagdad, terra di amore e pace, quanto è vero il "si stava meglio quando si stava peggio" per gli iracheni?
E che colpa ne ha Giorgio Napolitano? E' lo scenario internazionale ad andare verso un punto di rottura. Qualche argomento chiave per il futuro? Nanotecnologie-nuove frontiere tecnologiche, cambiamenti climatici (più o meno casuali), inquinamento (più o meno voluto), nuovo assetto internazionale con la ricalibrazione delle forze in campo, Cina, India su tutte, anche se la seconda più malleabile nelle relazioni con gli altri stati.
Sono problemi che riguardano il nostro futuro, ho volutamente escluso il terrorismo, che non è altro che il risultato di un sistema internazionale sbilanciato.