27 febbraio 2007

Mark Origer. Terapia genica: a morte il cancro?

L'ingegneria genetica sembra profilare all'orizzonte una speranza per tutti coloro che hanno contratto malattie come il cancro.
Gli studi e le sperimentazioni si susseguono. Esattamente come avviene per gli OGM in agricoltura, un procedimento scientifico similare è seguito per la ricerca di terapie curative contro le degenerazioni cellulari dell'uomo.
Mark Origer, malato gravemente di melanoma, insieme ad altri 17 pazienti è entrato a far parte di un progetto per la cura del cancro, di cui ognuno di essi é tragicamente affetto. Le ricerche sono state portate avanti dal National Cancer Institute di Bethesda nel Maryland.
Il trattamento si basa sul prelievo di cellule dai pazienti ai quali si aggiunge un gene programmato in laboratorio affinché attacchi le cellule malate, dopodiché le cellule integrate del nuovo gene vengono reinserite nel paziente, auspicando che il suo organismo reagisca di conseguenza e che dunque le nuove cellule si trasformino in killer del tumore.
Tutto ciò è avvenuto con lo studio e l'utilizzo dei linfociti «T», le cellule immunitarie presenti nel nostro organismo in grado di riconoscere ed uccidere altre cellule nemiche come quelle degli agenti batterici.
Alcune sottospecie di linfociti «T» sono capaci di individuare le cellule tumorali e distruggerle, nel corpo umano sono però in quantità esigua per agire efficacemente. Così il gruppo di scienziati di Bethesda, coordinati dal dottor Steven Rosenberg, hanno pensato di sfruttare l'ingegneria genetica per introdurre nell'organismo dei malati un numero maggiore dei suddetti linfociti.
Cos'è successo?
La terapia ha purtroppo (umanamente) avuto efficacia solo per due pazienti, uno dei quali è Mark Origer. I risultati non sono certo strabilianti ma scientificamente possono essere considerati confortanti per il futuro, in quanto significa che questo tipo di trattamento può essere efficace, e com'è noto, una speranza offerta ai malati terminali aggrappati alla vita con le unghie è tutt'altro che superflua.

25 febbraio 2007

Quantum Computing

Nel computer classico, quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, le informazioni vengono immagazzinate attraverso il bit, l'unità base dell'informazione.
Il bit descrive un sistema binario, cioè 0 o 1, falso o vero, spento o acceso, no o sì. Gli stati dunque cui può dare vita il bit sono due.

Oggi però l'evoluzione e il progresso stanno ormai tracciando il percorso per il superamento del bit e l'approdo al Quantum Bit. Tutto ciò è dovuto alla continua rincorsa della tecnologia verso componenti e unità di elaborazione-memoria sempre più piccole, infinitamente piccole, avendo a che fare inevitabilmente con il campo della Meccanica Quantistica, fino ad ora distante dall'informatica tradizionale.
Il Qu-bit dunque è lo stadio successivo del bit, nel senso che se in quest'ultimo gli stadi possibili erano due, nel primo è praticabile anche un'altra opzione, cioè un terzo stato, inteso come sovrapposizione degli altri due stati. Ma quale sarebbe il vantaggio?

Non volendo entrare nel merito della questione (anche perché forse non ne sarei capace), si può sottolineare che in un registro classico, codificato attraverso il bit, ogni numero può essere visto solo singolarmente e su di esso si agisce solo singolarmente; se ciò non dà effettivamente molti problemi nelle operazioni semplici, il rendimento diminuisce nel caso in cui le operazioni diventano più complesse e siano presenti diversi passaggi logici.
In questo caso il Qu-bit manifesterebbe la sua importanza, potendo esso infatti contare sulla terza possibilità di cui ho accennato precedentemente, permettendo quindi al calcolatore quantistico che elabora un registro in cui sono presenti sovrapposizioni di numeri differenti di effettuare tutte le operazioni che riguardano quei numeri in contemporanea, in termini di efficienza dell'elaborazione non è dunque poca cosa, c'è un risparmio di tempo e di memoria tutt'altro che trascurabile.

23 febbraio 2007

Har ha-Bayit vs al-Masjid al-Aqsā

Possiamo considerare la religione, quella professata in alcune madrasa islamiche o nelle più attive comunità evangeliche americane ad esempio, cioè le ali estreme del fondamentalismo religioso, come una delle creazioni-supposizioni-rivelazioni dell'uomo e all'uomo più rilevanti per conseguenze storiche.
Torniamo così, mio malgrado, alle tematiche vicine al fenomeno sociale dei finti tifosi del calcio, quali sono gli ultras, che sono evidentemente legati a una fede calcistica di cui i connotati sono sfuggenti ed in cui si mischiano odi, amori e sentimenti molto distanti da una razionalità ed etica calcistica che può esprimersi in “Si vince, si perde, a volte si pareggia, a volte c'è spettacolo, a volte è uno schifo, comunque sia si ritorna sempre a casa.”
In ogni religione di cui ho potuto conoscere qualcosa ho riscontrato messaggi positivi, messaggi controversi, anche rivelazioni quanto mai fantasiose o perlomeno da mettere in discussione sotto il profilo storico; l'unica via per distruggere ogni forma di fondamentalismo religioso, politico e in parte anche scientifico è il bene, quello con la lettera minuscola e non il Bene universale di cui ci si può riempire la bocca ma che in realtà serba per sua stessa natura un'azione drammaticamente selettiva di principio e che nulla ha a che fare con la dinamicità della realtà.
Tutto queste considerazioni non avrebbero attrattiva se non fosse che qualcuno ci propugna ormai da anni lo scontro Islam-Cristianesimo, confondendo spesso con grande astuzia cause con conseguenze e soprattutto alimentando odi e sentimenti di vendetta (tutt'altro che fenomeni ultraterreni) grazie allo stupro della fede, non più intesa come ricerca di una dimensione e realtà al di fuori di questa entità materiale di cui tutti facciamo parte. Se alla vendetta, all'odio, al bisogno di potere, aggiungiamo qualcosa di non completamente razionale come può essere la religione il mix che ne uscirà non potrà essere per questioni logiche razionale, le contraddizioni salteranno così all'occhio dell'osservatore attento e non troppo illuminato per sua fortuna.
Non si dovrebbe credere a una religione come ricerca del bene, della felicità, della solidarietà, della compassione, del superamento della materialità delle cose, e non come mezzo, propaganda del Bene, strumento di potere?
La puntata sulla “religione del consumismo e del nuovo” oggi ve la risparmio.

22 febbraio 2007

Costi di ricarica dei cellulari

Per chi si fosse perso la notizia i costi fissi delle ricariche saranno definitivamente tolti a partire dal 5 Marzo. Non vi è stato perciò alcun rinvio, come auspicavano le compagnie telefoniche a causa di una non meglio precisata serie di problemi tecnici. E comunque già nei giorni precedenti all'approvazione del decreto che ne stabiliva l'eliminazione c'era stato un grosso errore di comunicazione, infatti si continuava a dire che approvato il decreto il costo di ricarica veniva abolito automaticamente, in realtà come si è visto la data è stata calendarizzata al 5 Marzo.
Le compagnie a partire dal 5 Marzo aumenteranno tariffe, costi dei messaggi, scatti alla risposta per recuperare gli introiti negati? Oppure taglieranno personale e investimenti?
E' più plausibile la prima ipotesi, visto le ingenti conseguenze sui bilanci che anche solo un centesimo di variazione sulle tariffe può dare.

21 febbraio 2007

La Grande Coalizione

Sottotitolo: O una nuova Grande Minchiata?

Il governo proprio in questi istanti sta cadendo, in realtà è già caduto, che bello, penseranno da una parte, che delusione, penseranno dall'altra, che schifo, dico io. Ciò che mi ha fatto più male è stato sentire prima che la seduta alla Camera fosse sospesa frasi quali “squadristi! Fascisti!” e bla bla bla.

Siamo ancora a questi livelli altro che Partito Democratico o Partito Liberale, riformismo o chissà che, altro che ripulire il tifo dalle frange estreme. E' la politica italiana a dare in mano alle estreme e alle minoranze più improbabili la possibilità di fare da ago della bilancia nell'azione di ogni governo. Rimpasto, rimpasto, minestra riscaldata, ma sì, vivacchiamo ancora per qualche anno, lo facciamo ormai da decenni perché meravigliarsi. Governo di grande coalizione? Vogliamoci tutti bene? O si continua così, fingendo che non sia successo nulla? Che tristezza, ok, basta, mi fermo poiché l'ira sta cavalcando il mio sistema nervoso e sinceramente di prendermi l'orticaria per questo sistema politico che in fondo conosco non mi sembra il caso, comunque sia vado a sfogarmi in qualche modo.

Il futuro delle pubblicazioni giornalistiche

Il giornale cartaceo sarà abbandonato? E' una domanda tutt'altro che provocatoria.
Arthur Sulzberger, editore del New York Times ha affermato che potrebbe essere proprio così, è ciò avverrà presumibilmente entro cinque anni secondo le sue previsioni.
I lettori della versione stampata del New York Times scendono di anno in anno, oggi sono un milione e centomila, mentre il sito web è visitato già da un milione e mezzo di utenti quotidianamente. I proventi pubblicitari si stanno così spostando dalla carta stampata al sito Internet e questo crea grossi problemi di budget.
Comprendendo l'importanza di questi numeri il New York Times ha già unificato la redazione che si occupa dunque contemporaneamente di ogni notizia scegliendo poi il mezzo sul quale pubblicarle.
Sicuramente la tendenza è questa e nel nostro microcosmo quale è l'Italia Repubblica è un esempio ormai da manuale, anche se le due realtà non sono unificate ed è probabile che la versione cartacea non sarà abbandonata facilmente.

19 febbraio 2007

2102 Odissea degli Dei

Vi racconto una storia.

C'era una volta la scimmia che veniva osservata da creature lontane, le stesse che l'avevano catapultata in quel sistema solare per motivi di sperimentazione. Il suddetto mammifero scoprì l'utensile, così iniziò la sua modesta e lenta via verso l'evoluzione mentre lontano dalla Terra si fregavano le mani per vedere chi aveva fatto le migliori previsioni sui passi verso la tecnologia, la scienza e lo conoscenza di quello che stava diventando l'uomo come lo conosciamo oggi.

Gli uomini si abituarono a venerare le cose più disparate, senza avere avuto un'idea molto precisa dell'oggetto della venerazione, che nel caso fosse esistito o esistesse oggi si è comunque modificato troppo nel corso dei millenni, questa la forza e la debolezza di tutte le religioni, la vaghezza dell'oggetto e a volte anche del messaggio che può variare a seconda di chi interpreta. Chissà forse è esistita una religione originaria che accomunava tutti gli abitanti della Terra, o chissà, forse quella religione esiste ancora oggi.

Dunque le scimmie progredirono nella razza umana, il progresso tecnologico spiccò il volo nonostante l'avversione delle sacche tradizionaliste della cultura, religione e gran parte delle istituzioni; nulla poteva essere fermato però, in quanto è essenza stessa dell'uomo guardare avanti, studiare, conoscere, sperimentare; la morale, le leggi, la consuetudine e le religioni avrebbero potuto fermare il processo solo per qualche tempo ma in prospettiva non ci sarebbe stato nulla da fare. Nacque quindi dalle mani umane una macchina sviluppatissima in grado di sostituire in toto l'uomo che in questo caso diventava per la stessa macchina semplicemente un addetto alla manutenzione, la macchina per questo decise di eliminarlo, sembrava avercela fatta, ma le risorse creative dell'uomo erano maggiori e alla fine fu l'uomo a spuntarla proprio sul punto del non ritorno.

Si può ipotizzare un secondo percorso, differente da quello di 2001 Odissea nello spazio; invece che sulla tecnologia dei microchip, focalizziamo l'attenzione sulla biologia molecolare, la clonazione, la riproduzione di organismi viventi, anche geneticamente modificati alle quali eventualmente si aggiungono microchip e nanotecnologie per garantirne il controllo delle funzioni; una sorta di unione tra uomo e macchina, un'ibridazione.

L'uomo che per altro grazie alla clonazione riuscì a trovare l'elisir di lunga vita, selezionò diversi donatori e i loro geni costituendo da essi un gruppo di persone, maschi e femmine, nate da sperimentazione di laboratorio, manipolati affinché potessero vivere su un pianeta dall'atmosfera simile alla Terra, ma mortale per noi. Ricordate ora le creature di cui ho parlato all'inizio, quelle creature diventammo noi, catapultammo quel gruppo di persone in un altro sistema solare a crescere e progredire.

L'universo è fatto a Piramide? C'è sempre un creatore che sta sopra? O in realtà la vera chiave di lettura risiede nel tempo, svelato il quale tutto appare chiaro?

16 febbraio 2007

Mi fai ridere, nemmeno un rimpianto

Ciao, come va? Sembri turbato? Non saranno quelle microparticelle diesel Euro 4 Filtro anti-particolato che respiri a renderti nervoso?

No, è la mia vocazione per la comicità a farmi sentire così?

Cioè?

Non si può spiegare in poche parole, comunque solitamente trasformo in ironia tutto ciò che c'è di negativo, quando non ci riesco divento così. Chiaro no?

Sì, certo, è vero, così dicono che accada ai comici; a tutti, anche quelli più grandi.

Ed io non sono nemmeno un buon comico, non ho un millesimo della comicità di Totò.

Dai su, non è vero, devi essere grato per questa tua spiccata sensibilità che ti permette di vedere le cose da un punto di vista così privilegiato e spesso rivelatore.

Sì, certo, ma il mio lavoro quale sarebbe?

Non so, divertire le persone?

Bel lavoro, come fai a farle divertire se tu lo fai per lavoro, dov'è la purezza della creazione del sorriso?

Le battute superficiali e banali, le allusioni su tette, culi, cazzi, quelle sì che sono frutto solo di lavoro, inteso come doverlo fare per forza. Ricordi il suonatore Jones?

Sì, capisco a cosa ti riferisci.

Ricordi: “E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca, per tutta la vita e ti piace lasciarti ascoltare.”

Ricordo: “Finì con i campi alle ortiche, finì con un flauto spezzato e un ridere rauco e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto.”

Esatto, nemmeno un rimpianto.

13 febbraio 2007

San Valentino. Sleepwalk: regalo del giorno prima.

Il mio cervello si sta spappolando sotto il peso della materia bianca, bevo molto perché ho sete, vieni che ti porto con me verso non so cosa, ma Buona Traversata, figlio mio, qualunque sia la destinazione, qualunque sia il colore, qualunque sia se c'è un po' più di amore pratico e meno formale.

Ultimamente non riesco ad ascoltare quasi tutte le persone, sento solo mormorii, brusii, vociare indistinto, di massa, noiosi, superficiali, non dò più tanto senso alle cose, alla loro fisicità, mi sembrano tutte inutili, non è nichilismo, è post-materialismo, post-consumismo, è post di sicuro, non mi amputeranno la mente dalle mie più libere interpretazioni, tuttalpiù mi convinceranno a prostituirmi per la mia ossessione di gloria. La paura è una malattia, è proprio vero, e allora tu, vecchio stronzo figlio di puttana e puttaniere di un informatore di professione, non diverso da me forse, inquadrato e troppo levigato per essere verosimile, salterai in aria con me? Sotto i colpi del terrorismo? O morirai più semplicemente di vecchiaia o di cancro?

In fondo di te non me frega nulla, se non per qualche momento in cui la mia ira sembra cavalcare le onde di nausea e disgusto; ma non userò violenza, li vedo tutti quei coglioni fuori e dentro gli stadi, vuoti come la violenza che esprimono, non quella epica e mitica degli eroi del passato, non una violenza per, ma una violenza contro, una violenza per la violenza, l'unica che mi sono sempre concesso io è quella verbale, a tratti, o contro me stesso, e c'è una finestra nella mia anima dalla quale mi posso sporgere per osservare le cose, dalla quale oggi mi sporgo per vomitare. La festa degli innamorati è San Valentino, odiatevi tutti gli altri giorni e godetevi così la vita, io penserò al resto, cioè alla Vita Nuova.

Cammino lento sotto il sole in mezzo all'asfalto bollente, ricordo che una volta qui c'era un campo di grano, con i miei amici prendevamo le pannocchie, non avevano nulla di speciale al di fuori del sapore degli ultimi giorni delle vacanze estive, più preziosi che dolci, era difficile credere a fine agosto che erano ormai passati più di due mesi e mezzo dall'ultimo agognato giorno di scuola, tutto passa così in fretta. Ricordo che un giorno, mi pare sempre verso la fine di Agosto, per inseguire un piccolo gatto che doveva essersi perso visto che non sembrava affatto randagio mi ritrovai in mezzo a questa distesa di grano ormai pronta per essere tagliata, non era grande il campo eppure quando mi accorsi di essermi spinto così in là venni stretto dall'ansia, è incredibile quanta strada possa fare una persona spinta dalla curiosità e dalla speranza di ottenere qualcosa, era così fitto lì dentro che faticavo a vedere piccoli squarci di cielo, il gatto l'avevo perso del tutto, chissà dove si era cacciato; oltretutto stava venendo buio, erano le otto di sera, forse qualcosa di più. Riuscii comunque ad uscire dalla parte opposta, mi era sembrato essere passata un'infinità di tempo, ma almeno ce l'avevo fatta, tornare indietro da lì non sarebbe stato un problema. Credo di aver lasciato una parte di me dentro quel campo, quello è stato l'ultimo anno in cui venne coltivato il grano, fu lasciato poi incolto per qualche anno finché non venne venduto per farne un quartiere abitato tutto nuovo. Ad anni di distanza posso affermare con certezza di aver sentito suonare Sleepwalk quella sera mentre uscivo dal campo, era proprio la canzone ad avermi guidato, la riscoprii per caso guardando un film che si chiamava Cuori in Atlantide.

12 febbraio 2007

Documentari 11 Settembre 2001. Storia già vecchia?

Questi sono due documentari sull'11 Settembre 2001 per non dimenticare tutti i dubbi e le stranezze che campeggiano intorno a questa vicenda, un modo anche per venirne a conoscenza più approfonditamente per chi si fosse affidato suo malgrado all'informazione meno avvezza alle inchieste e più alle lacrime e ai sentimenti.


Documentario di Massimo Mazzucco



Documentario di William Lewis

09 febbraio 2007

Global Warming

Richard Branson, il magnate e proprietario di cinque linee aeree e compagnie di treni, di aziende nel campo della musica, della televisione, delle produzioni filmiche, della stampa, nonché creatore del celebre marchio Virgin, ha annunciato di aver messo a punto un piano di investimenti per 3 miliardi di dollari in nuove tecnologie che permettano di sviluppare l'uso di energia che non contribuisca ad aumentare il riscaldamento terrestre.

Il progetto verrà sviluppato dalla Virgin Group con le sue 200 aziende. Il 10 Settembre 2006 aveva già annunciato la nascita della Virgin Fuels con un investimento di 400 milioni di dollari per i successivi tre anni nella ricerca di bio-combustibili. Secondo Richard Brenson il mondo deve trovare vie alternative ai combustibili fossili, per un futuro sostenibile, per le responsabilità che si hanno verso coloro che abiteranno la terra.

I governi non hanno mai investito granché in questo settore, Bill Clinton ha affermato di aver partecipato all'apertura nel 1979 e nel 1980 di due impianti ad etanolo, eppure quando il prezzo del barile è arrivato a venti dollari tutti si sono dimenticati dell'etanolo.

L'iniziativa di Branson smuoverà sicuramente il mercato, permetterà di allargare il campo di conoscenze sulle fonti rinnovabili, sperando soprattutto che anche i governi si muovano finalmente verso questa direzione con tenacia e non con falsa ed ipocrita preoccupazione, per poi concentrarsi sui soli contratti multimiliardari per il petrolio e il nucleare.

07 febbraio 2007

Gli albori dell'elaborazione: la macchina di Antikythera

Il più antico calcolatore analogico ritrovato è quello di Antikythera, prende il nome appunto dall'isola greca situata nel mar Egeo, presso la quale è avvenuto il ritrovamento nel 1902. Esso risale al 1500 a.C. e ciò ha dato vita a un'accesa discussione tra archeologi e scienziati.

Sembra infatti provenire da un'altra epoca storica, più recente, per la sua complessità e le conoscenze che evidentemente sono servite per la sua realizzazione.

Esso era formato da un congegno a orologeria che riproduceva il moto dei pianeti attorno al sole e le fasi lunari. Si tratta dunque di un calcolatore astronomico con il quale si poteva studiare i rapporti ciclici tra sole, stelle e pianeti. Il meccanismo che permetteva questi movimenti era il rotismo epicicloidale (da non confondere con l'erotismo epicureo) che venne riscoperto solo nel 1828, quando un orologiaio francese lo brevettò.

Il vociare scientifico si interroga dunque sull'ipotesi secondo la quale la scienza dell'epoca ellenistica non sarebbe così arretrata come si è sempre creduto. La teoria eliocentrica sta alla base di questa macchina e inoltre attraverso essa forse si raggiunsero risultati in campo meccanico e astronomico non dissimili da quelli dell'epoca moderna.

Per chi si chiede se sulla Terra abbiano vissuto già in passato società tecnicamente evolute come la nostra o chissà magari ancora più all'avanguardia questa macchina rappresenta un motivo in più per credere che forse...

06 febbraio 2007

Qual'è la razza di cane più intelligente?

Assolutamente sì, senza ombra di dubbio, certamente, il bovaro delle Fiandre, un cane dal carattere sensibile, docile, che non disdegna attenzioni al padrone quando lo vede in difficoltà o triste (non sempre però, talvolta se ne sbatte altamente), è anche un cane dallo sguardo fiero e orgoglioso, tipico di chi ti osserva e pensa "Ma che minchia vuoi da me! Pensaci tu a dirigere il traffico delle mandrie di pecore, pecorine e pecorelle smarrite!"
Possiamo inoltre annoverare tra le caratteristiche del bovaro delle Fiandre la sua predilezione, in fatto di cucina, per i cavolini di Bruxelles, cibo per il quale va letteralmente matto; mentre dal punto di vista culturale è un cane che sorprende per gusto artistico, non è infatti insolito vederlo soffermarsi in mezzo a un prato di fronte a un quadro fiammingo; della pittura fiamminga apprezza infatti soprattutto la cura per i particolari.

05 febbraio 2007

Un morto ogni tanto non basta

Prendo spunto da riflessioni fatte leggendo un articolo nel quale vi erano considerazioni sul mondo del calcio. Ho notato che chiunque è in grado di esprimersi a riguardo, le chiacchiere si sono accavallate, perfino chi non ha mai visto una partita di calcio ha proferito verbo conoscendo chiaramente ciò di cui ha parlato.

Allora mi chiedo “chissà perché questo argomento porta così tanta gente ad esporre la propria opinione.”

Una risposta c'è, sta nel fatto che di dubbi sull'argomento ormai non ce ne sono più, si conoscono le cause, si ha l'evidenza delle conseguenze, il fenomeno è di pubblico dominio da anni, si conoscono i mezzi per combatterlo, si ha addirittura in parte una legge adeguata, eppure dal primo morto di violenza allo stadio ad oggi non è cambiato nulla.

Il mio sogno è quello di poter andare a vedere una partita allo stadio esattamente come avviene quando vado al cinema, con l'obbiettivo di intrattenermi un po' attraverso qualcosa che mi piace (anche se a volte si vede un pessimo spettacolo), con la possibilità allo stadio di cantare, fischiare, incitare, applaudire. Da qualche parte avviene.

Dunque provocatoriamente affermo che o si risolve il problema o chi ha il potere di farlo per favore dica con grande sincerità: "Ci sono troppi interessi in gioco, delle società, degli sponsor, delle tv ecc..., purtroppo un morto ogni tanto non basterebbe per fermare il sistema e riformarlo, adeguando stadi, infrastrutture.

"Esatto," dovrebbe aggiungere, "ci vorrebbe una tragedia in stile Heysel, con tanti morti tutti insieme. Allora sì che su spinta popolare si deciderebbe di fermare anche una stagione intera il calcio."

Attendiamo gli sviluppi della vicenda.

03 febbraio 2007

A cosa serve studiare il latino?

Questa domanda in molti se la sono posta, anche tra coloro che non hanno fatto il liceo classico o scientifico. Probabilmente anche io a suo tempo me lo sono chiesto.
Oggi a qualche anno di distanza voglio affermare l'importanza dello studio del latino come di qualsiasi altra materia che possa apparire pesante e noiosa a seconda dei gusti, non tanto per poter sfoggiare cultura e nozioni ma per abituarsi ad avere un atteggiamento aperto verso ogni nuova conoscenza, significa abituarsi a mettere a frutto la propria libertà intellettuale per cercare di capire il mondo e le sue manifestazioni.
Se analizziamo tutto ciò che studiamo a scuola, dall'elementari all'università ci renderemo conto quando finalmente avremo un lavoro che i tre quarti delle cose che abbiamo assimilato non servono quasi a nulla, spesso capiterà che dovremo studiarne di nuove, eppure nessuno discute il ruolo formativo della scuola. Perché?
Se la scuola fosse semplice portatrice di contenuti allora non sarebbe differente dal prendere un libro e studiarselo a casa propria, non sarebbe diverso dal fare direttamente esperienza sul campo, senza che nessuno infastidisca e interroghi; ma il ruolo della scuola è più ampio, attraverso essa si trasmettono i valori, i disvalori, l'educazione; credo che si potrebbe fare di più dal punto di vista delle motivazioni da offrire agli studenti, ma ciò deriva comunque dalla qualità dei professori che a loro volta sono stati studenti e che per questo possono aver ereditato metodi di insegnamento poco appetibili.
Quindi a cosa serve studiare il latino? A nulla, nonché a tutto.

01 febbraio 2007

5 minuti di Buio

Un gruppo francese di associazioni ambientaliste ha lanciato un appello a tutti i cittadini del pianeta: dovremmo spegnere la luce tra le 19,55 e le 20,00 l'1 Febbraio 2007.
L'obbiettivo sarebbe quello di attirare l'attenzione dei cittadini e dei media sugli sprechi energetici e far sviluppare discussioni sulle tematiche ambientali.
L'iniziativa è stata puntata all'1 febbraio, stesso giorno in cui viene pubblicato il nuovo rapporto sul clima dell'ONU.
Arriviamo così proprio ad oggi (1 Febbraio 2007). Alle 19,12 ho ricevuto un messaggio (notizia Ansa) che parla di Black Out volontario in tutta Europa, non ho capito di che cosa si trattava, non ne avevo sentito parlare e letto da nessuna parte finché cercando “5 minuti di buio” in Google è venuta fuori l'iniziativa sopracitata.
Nessun media ne ha parlato, forse perché in quei 5 minuti gli sponsor avrebbero pagato a vuoto le televisioni? Dunque possiamo tranquillamente dire che questa trovata non ha avuto alcun seguito, le cause credo siano proprio negli interessi in gioco, ma di questa questione non si parlerà, amen.