06 ottobre 2005

Le ragioni di Bin Laden 2

(Prima parte http://nicoguzzi.blogspot.com/2005/09/le-ragioni-di-bin-laden.html)

Seconda Parte.
"Fuori uno"

Jeff si guardò intorno, non c'era nessuno, sarebbe stato comunque abbastanza semplice nascondersi poiché il giardino era pieno di alberi e cespugli, sembrava un bosco; spero solo di non essere capuccetto rosso e accennò ad un sorriso. Il garage si trovava esattamente di fronte a lui, si avvicinò, estrasse dalla tasca destra della giacca un magnete e lo usò per levare il catenaccio, si muoveva, l'idea stava funzionando, riuscì a spostarlo interamente eppure la porta non si apriva, doveva esserci un altro meccanismo a bloccarla, tentò così di forzarla evitando di fare troppo rumore. Niente da fare, non si apre. Soluzione alternativa. Si diresse verso una finestra a pochi metri, quella di un bagno, si chinò sotto di essa, sentiva che c'era qualcuno, qualcuno stava cantando: “Tu vo'fa u'talebbano, u talebbano, ma si nato in Italy, sient amme nun ce sta niente..” Un uomo stava facendo la doccia, troppo pericoloso passare da quella finestra. Soluzione alternativa bocciata. Mentre rifletteva sulle nuove prospettive nella sua mente si insinuò un dubbio: non è che la porta del garage era aperta ed io l'ho chiusa? Un sorriso da deficiente spuntò sulle sue labbra, considerando la fortuna che ho oggi potrebbe anche essere. Tornò di fronte al garage, riprese tra le mani il magnete e lo trascinò sulla superficie della porta, stavolta nel verso opposto a quella precedente; qualcosa scattò, la porta si era finalmente aperta e come avevano previsto nei loro piani di azione nessun allarme scattò.
“Sono riuscito ad entrare in casa, da adesso in poi massima attenzione, se c'è qualche problema io schiaccio il pulsante di pericolo della ricetrasmittente e voi entrate subito in azione penetrando in casa dalle vostre rispettive posizioni, qual'è il motto?” “Sorprendere e non farsi sorprendere!” Marco, John e Jeff risposero tutti in coro, erano pronti ad ogni evenienza.
In garage c'era una macchina, sembrava molto vecchia, forse d'epoca. Non ci posso credere, una Mustang Shelby GT-350 del 67', era azzurro acqua, con la torcia scrutò tutta la carrozzeria, sul cofano c'era una grande aerografia, un volto di un uomo con la barba. Ma è Bin Ladin! Sulle portiere c'era scritto Jihad in bianco e sul tettuccio Tornado Afghano. Jeff per un momento ebbe voglia di scoprire quale motore truccato potesse ululare sotto quella magnifica macchina, ma ripudiò immediatamente quella malsana idea, non era al salone dell'automobile di New York o di Kabul, aveva cose ben più importanti a cui pensare. Si diresse verso la porta che dava all'interno della casa, con estrema cautela mosse la maniglia, non c'era nessuno nelle vicinanze, se non l'uomo che stava facendo la doccia nel bagno ed è proprio lì che si diresse. “Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome mio nessun saprà, no, no..”, cantava ancora sotto la doccia, “...all'alba vinnnnnnnnceròooooo, vinnnnnnceròoooo”. Jeff bussò alla porta.
“Chi è? Sei tu Akne? Non hai visto che venivo in bagno? Mi sto lavando!”
“E' da due ore, non ti sembra il caso di uscire adesso, stai prosciugando tutto il Nord della nazione; comunque devo solo lavarmi i denti, aprimi la porta”
“OmmioAllah..non c'è più rispetto per l'intimità, arrivo, arrivo, sei il mio uomo preferito, tesoruccio, ma sei proprio un caca-caca Akne”.
Aprì la porta, aveva una barba molto lunga coperta da una cuffia, come quelle che si usano per non bagnare i capelli, questa però aveva dei laccetti per legarla intorno alle orecchie, i capelli invece erano piuttosto corti, biondi, insoliti per un medio-orientale, addosso aveva solo una vestaglia di seta rosa.
Sorpreso ed incuriosito ma per nulla spaventato il biondo disse: “E tu chi sei bell'omaccione?”
Jeff stava lì, smarrito ma soprattutto commosso perché di fronte a lui c'era un terrorista, un terrorista gay; allora anche loro vivono la sessualità come gli occidentali, etero, gay e bisessuali, si rifiutò però di pensare agli altri tipi di accoppiamenti, quelli più stravaganti a cui l'uomo e la donna avevano dato vita (uomo e pecora, uomo e uova di piccione, tra i più azzardati uomo e aquila o uomo e leonessa; anche l'universo femminile si era dato da fare, il più gettonato era donna e cavallo, poi donna e scimmia, donna ed ermellino, donna e pellicano, di becco ovviamente, donna e struzzo, di testa ecc.. molti altri erano gli esempi e per la maggior parte documentati dalla National Geographic). La sessualità a quanto pare unisce tutto il globo, pensò Jeff, tutti hanno bisogno di riprodursi. Ah se invece di esportare democrazia esportassimo pornografia, non dovrei fare neanche questo lavoro!
Tutto avvenne in pochi istanti, Jeff rispose a quell'uomo: ”Io sono dio, cioè non proprio, sono uno a lui vicino, ma non importa, sono qui per punirti, sei il disonore dell'Islam”, lo lasciò di stucco poi incomprensibilmente cambiò tono di voce “Zambrotta lungo linea, scambia con Nedved, Zambrotta ancora, Zambrotta, Zambrotta, sempre lui, è incontenibile, prosegue sulla fascia, Zambrotta dribbla il terzino, è pronto per crossare, lo fa, è perfetto! Al centro Trezeguet. Ruba il tempo al difensore e svetta”, Jeff diede improvvisamente una testata al biondo terrorista che stramazzò a terra privo di sensi “colpisce di testa, ed gol! Gol! TRE-ZE-GUET!” Si fece trascinare dalla sua immaginazione ed iniziò a correre per il bagno protendendo con la mano destra l'orecchio verso il pubblico virtuale che la sua mente aveva creato, voleva sentire il rumore assordante dello stadio, poi concluse: “Scusami Cucchi, intervengo da Crotone, Crotone 1 Ascoli 0, gol di Bega.”
Si ricompose e alla ricetrasmittente “Ragazzi, fuori uno.”
Marco dall'altra parte “Ricordati che ci sono altri tre terroristi in casa, tieni gli occhi e le orecchie aperte e stai sempre pronto a lanciare l'allarme.”
E John “Rimaniamo in attesa di nuove infor..”, s'interruppe, “ragazzi! Ragazzi! Codice rosso! Una macchina sta venendo verso la villa!”

1 commento:

Anonimo ha detto...

In attesa di scoprire ciò che avverrà