18 dicembre 2005

Auto-Recensione concerto dei "Neverending Whisper"

Componenti band: Claudio Del Monaco (batteria) - Luca Bertocchi http://schnibble.blogspot.com/ (chitarra) - Fabio Pistoni (altra chitarra) - Valerio Paternò (basso) - Nico Guzzi (bla bla bla).

Il concerto è iniziato intorno alle dieci e un quarto dopo un'introduzione epica con orchestra tratta dalla colonna sonora del film “Requiem for a Dream” alla fine della quale hanno suonato le campane, preludio del primo pezzo, cioè For whom the bell tolls (Metallica), i componenti della band sono entrati in scena e il concerto dunque è cominciato. Il cantante, cioè io, è salito sul palco poco dopo, da solo, quando il cantato doveva prendere forma, cercando di creare un effetto divo, probabilmente mal riuscito, ah ah ah. Lascio stare la terza persona, perché mi sembra ridicolo usarla, mi fanno ridere quelli che la usano parlando di sé. La voce non era fredda, la precisione che mancava soprattutto nelle prime due canzoni era dovuta al poco riscaldamento dedicato al fiato, non tanto alle corde vocali, infatti quando l'aria non esce dai polmoni in maniera uniforme la linea vocale non risulta ben definita, credo si sia sentito, per lo meno io l'ho sentito, per quel po' che si sentiva dalle casse spie; in più se si aggiunge anche un po' il problema del rompere il ghiaccio. Il risultato è stato comunque accettabile. Senza pause al primo pezzo è seguita Breaking the law (Judas Priest), che tra le altre cose abbiamo provato milioni di volte nell'inutile soundcheck del pomeriggio, inutile perché per qualche motivo o grazie a qualche sperimentatore dopo che avevamo trovato una discreta quadratura del cerchio, per quanto possibile in un edificio simile ad una palestra, sono stati nuovamente riassettati i volumi e così alcuni tra quelli che c'erano il pomeriggio hanno detto che l'audio del pomeriggio non era neanche lontano parente rispetto a quello della sera, cioè era peggiorato tantissimo. Noi sul palco ci sentivamo decentemente, tranne il batterista, e dite poco! Che ci sentiva dalle cuffie, quasi inutili, costretto ad andare per i cazzi suoi senza praticamente sapere cosa facevano gli altri (infatti abbiamo fatto poi degli errori abbastanza lampanti, vabbè capita, ci sarebbero tanti retroscena da raccontare!). Dopo Breaking the law, ho fatto una breve e simpatica presentazione dei componenti del gruppo che poi ho ripresentato di tanto in tanto durante tutto il concerto, l'unico a non essere annunciato sono stato io, della serie ci tengo all'anonimato, tutti dopo il concerto si chiedevano come mi chiamavo, ha ha ha o ah ah ah, un modo come un altro per far parlare di me. Così parte Aces High (Iron Maiden), si vede che dopo l'inevitabile tensione dell'apertura siamo a nostro agio, anche perché grazie a delle luci colorate che ci hanno puntato contro non vedevamo il pubblico! A parte le cavolate l'unica cosa che ho risparmiato alla mia voce è l'acuto finale. La quarta canzone era degli Helloween, si chiama I want out, dopo la quale ci siamo addentrati nella leggenda dei Black Sabbath con il pezzo Paranoid. Poi Future World, un altro pezzo degli Helloween, con il quale devo ammettere che riusciamo a trasmettere un'allegria dirompente, ci siamo mossi un casino; sul palco c'era abbastanza spazio per farlo, io infatti nel mio piccolo credo di aver fatto qualche km, rischiando di compromettere a volte la tenuta della voce a causa del fiatone! Devo dire che da questo punto di vista devo trovare un po' più di equilibrio tra carica e precisione vocale, anche se tutti mi hanno detto che così va già bene, io penso comunque che allenandosi si possa trovare il giusto compromesso. La settima e l'ottava canzone erano dei Metallica, Fade to black e Master of puppets, nella prima ci sono state delle sbavature abbastanza udibili, nella seconda non molte, se non quelle della voce, in un paio di versi ho sbagliato di qualche istante l'attacco. Al metallo dei Metallica si è succeduta una pausa “catartica”, sul palco siamo rimasti io e Luca, uno dei due chitarristi, per proporre al pubblico un pezzo acustico, Forever degli Stratovarius, una canzone magnifica, in cui la voce diventa emozione, Luca purtroppo ha sbagliato una nota, me ne sono accorto, ovviamente ho proseguito tranquillamente come se non fosse successo nulla, ho pensato addirittura guarda come sono stato bravo, Luca ha sbagliato ma sono riuscito a non perdere la tonalità, invece dopo mi è stato detto che con la voce ho seguito la chitarra stonando a mia volta, mah! Per dire come mi sentivo bene dalle quelle cavolo di spie! Dopo Forever è stata la volta di un pezzo di 9 minuti, Vision degli Stratovarius, veramente power, diciamo che questo è stato il momento più dolente del nostro concerto, nella parte iniziale si è potuto constatare per chi era tra il pubblico un momento di smarrimento generale, pensandoci tra l'altro mi fa veramente ridere, è una canzone sicuramente complicata, ma più o meno come qualcun'altra tra quelle che facciamo, dopo i primi quattro versi a un certo punto il batterista, ricordiamo sempre che non ci sentiva e che andava un po' per conto suo, decide nell'incertezza di tagliare una strofa e passare al ritornello, io rimango spiazzato mi giro spaesato attendendo che si accorga dell'errore e ritorni al ritmo della strofa, lo fa solo dopo qualche secondo, dopo il quale io riprendo a cantare cercando di ricostruire mentalmente e a fatica la canzone. Finito il concerto Claudio, colui che suona la batteria, mi ha rivelato che si voleva fermare e dire: “Ragazzi, non posso continuare così, senza sentire una mazza!” Per un attimo mi era saltato in testa anche a me l'idea di dirlo ma ho cercato di capire se la batteria sarebbe riuscita a rimettere tutto a posto come poi ha fatto. Siamo passati così ai Manowar, il pezzo era Hail and Kill, a petto in fuori, come lo definisco io, alla Ibrahimovic, il pubblico ha accolto con favore rispondendo addirittura con dei cori. Infine facendo una finta gag, abbiamo presentato l'ultima canzone, Afraid to shoot strangers degli Iron Maiden, realizzata “più o meno” perfettamente. Abbiamo simulato la fine del concerto, io ho fatto il deficiente incavolandomi con il pubblico che non chiedeva il bis, dopo un paio di minuti di stronzate, siamo ripartiti con le ultime due canzoni, Eagle fly free degli Helloween e Battle Hymn dei Manowar, con le quali abbiamo raggiunto vette di energia, potenza, dinamicità e precisione spettacolari, tanto che quando abbiamo detto per la seconda volta che il concerto era finito la gente è rimasta lì a fare del casino e a differenza del finto finale chiedendo apertamente altre canzoni ma purtroppo stavolta il concerto si era chiuso definitivamente. Come prima apparizione dei “Neverending Whisper” credo sia stata abbastanza dignitosa.
Comunque sono in attesa di vedere il concerto registrato con le due telecamere diverse che sono state utilizzate, in questo modo tutto il gruppo potrà avere un idea più generale del concerto.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

si sono quasi tutti nudi artistici...

Nico Guzzi ha detto...

grazie jo...sono canzoni "cornute"..nel caso dovessi riuscirci magari metto su internet qualcosa del concerto..

Anonimo ha detto...

ciao grazie della visita!
Kiss
Sarah

Anonimo ha detto...

ciao grazie della visita!
Kiss
Sarah

Nico Guzzi ha detto...

prego grazie a te Sara!

Nico Guzzi ha detto...

prego grazie a te Sara!

Nico Guzzi ha detto...

L'ho fatto perchè l'aveva fatto Sara, probabilmente sbagliandosi, io ho ripetuto due volte per solidarietà :) addirittura illuderti, comunque vedrò quello che si può fare

Anonimo ha detto...

...che come lo hai descritto tu sembra che abbiamo fatto cagare e che il concerto è stato tutto un susseguirsi di errori mentre invece io che sono molto autopolemico dico che siamo stati molto bravi per essere stato il primo concerto, pochi gruppi principianti saprebbero fare quello che abbiamo fatto noi.
Si lo so mi stò dando della merda ma la tua recensione è troppo pessimistica!

Nico Guzzi ha detto...

Non è una descrizione pessimistica o ottimistica, è una descrizione, probabilmente soggettiva ma niente di più, se sono puntiglioso è perché mi piace comunque provare a puntare sempre alla perfezione, l'ho detto che sfiderei almeno la metà dei gruppi della provincia a fare le nostre canzoni e a vedere chi sarebbe votato da un pubblico come migliore, non sono pessimista anzi! Sono consapevole dei mezzi e dei risultati e miglioramenti che si possono raggiungere, anche se per molti potremmo già essere quasi perfetti

Anonimo ha detto...

Bravo questo è parlare! anch'io voglio raggiungere la perfezione ma cazzo i tab di nailed proprio non li trovo, in più mi hanno bloccato power tab sono disperato!!