20 dicembre 2005

Smettere di scopare in 4 Atti. In nomine amore

1 La notte
Giovane flanella affogato nel Martini
fredda lana tagliata dalla lama
lucida lucida di pitone di pipistrello
chi è la preda chi è il coglione
dall'uccello più lungo della sua fama
La danza della figa si annusa
si lecca si gode si è schiusa
saffica passione alle soglie
della perversione ci sono tre carte
il re e le due regine si spogliano
completano il quadro della provocazione
campi di papaveri rossi di amore
è immorale sensazione il potere
di sciogliere in tre bocche diverse
la stessa fragola adulata
per ore e che fatica ma che gioia
capire che ora diventa reale
la famiglia reale allargata
sudata infernale bagnata
momenti scivolati tra succhiare un seno
e avvinghiarsi a piene mani all'altro
girato perso tra le cosce
e il collo, le labbra gonfie, sazie, anestetizzate,
quanto le sento dentro
tutto intorno non è altro che corpi
posati a sposa che trasudano nudità
pelle e giochi in coinvolgimento
gli odori, i sussurri, eccitanti istanti
fino alla fine del più sentito degli orgasmi
fino a quando te ne sei accorto

2 L'alba
Svegliarmi con le prime luci del giorno
e accorgermi che nonostante alcun rimpianto
della notte passata sia rimasto
non si è ricomposta al mio fianco
neanche una donna a svegliarmi
quale strafottuto ricordo piacevole
colmerà tutte queste assenze?
chi a fissarmi negli occhi e a sorridere
all'ora di una calda colazione?
sono rimasto distaccato e solo
ed è passata solo qualche ora
la stanza avvolta dal calore
ha lasciato entrare l'aria fredda
non sento più caldo
oddio, sto morendo di freddo.

3 La notte successiva
La notte come sempre
è pronta per decollare
nell'oscuro ambiente
si nascondono carezze
abbracci e piaceri distinti
sento già i primi brividi
finché mi fermo sospeso
per la prima volta
sul filo del dubbio
mi basta per ammettere
che stanotte non ho voglia
così ho acceso la luce
non ho visto che pupazzi di cera
finti e distratti volti
stanotte ricomporrò
i frammenti del mosaico
della mia vita, non me pento,
voglio svegliarmi con una donna al mio fianco.

4 L'alba successiva
Chi è giunto fino qua
di certo lo sa
il finale che meglio c'azzecca
è quello in cui l'autore non si ficca

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao
tu nn centri.
ki è responsabile del mio sfogo, fortunatamente nn l'ho + sentito.
Un bacio
Sarah

Nico Guzzi ha detto...

per fortuna.. sorriso