06 ottobre 2006

Sciopero giornalisti

L'umanità cammina seguendo i binari verso l'utopia o la distopia? I binari sono gli stessi eppure a seconda della direzione che si sceglie si va in una direzione o nell'altra, sono solo due i versi. Se uno avesse il coraggio di tracciare un bilancio tra bene e male cosa ne verrebbe fuori? L'amore e l'intelligenza sono in attivo? O sono odio, sofferenza e ignoranza a dominare la scena quotidiana? Premetto che non sarò io ad accollarmi questo infausto compito di profilare una sintesi; inoltre bisognerebbe considerare l'umanità come un insieme dentro il quale poi ci stanno le singole personalità. Il gioco si complica ulteriormente. E' comunque possibile delineare alcune caratteriste generali di una società a seconda dell'economia, del mercato in cui si muove, dei mass-media, delle notizie preponderanti, della religione. Se avesse ragione chi afferma che ogni epoca ha la sua quantità di bene e di male contingente significherebbe che quei binari con cui ho aperto il pezzo in realtà non esistono, nel senso che fanno parte della stessa umanità che dunque non si muove né verso una paradisiaca e perfetta utopia né verso una nefasta distopia di violenza, decadenza, oppressione e schiavitù. Tutto sarebbe uguale a se stesso e la storia si ripeterebbe dunque in maniera ciclica, nuove guerre, nuovi stupri, nuovi papi, nuovi Grandi Fratello, nuovi missionari, nuovi eroi, nuovi amori, le stesse lapidi come le stesse fosse comuni. E il nuovo dunque cosa sarebbe? Tanto più che l'economia capitalista (assuefatta e condannata alla pubblicità diretta, indiretta, occulta e subliminale) si basa proprio sul “nuovo” e sulla distruzione o la separazione dal vecchio, dal rifiuto. Eppure in pochi si chiedono cos'è il nuovo? Un modello successivo di cellulare che ha molte più funzioni del precedente? Oggi ci sono troppe sirene tentatrici, anche Ulisse ai nostri tempi avrebbe ceduto al bombardamento dei desideri dimenticandosi di mettere a frutto la propria curiosità, la voglia di conoscenza e la genialità dell'ascoltare.

Dunque utopia, distopia, ciclicità, Apocalisse o salvezza? Per adesso sciopero giornalisti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

baci baci :D