26 marzo 2007

Guida sintetica alla felicità

Premesso che definire precisamente la felicità così come altri stati d'animo, quali l'amore, l'odio ecc... è quasi impossibile cercherò di elencare i punti centrali su cui sviluppare la propria felicità o comunque una decente tranquillità esistenziale.

1. Non prendere mai le cose troppo seriamente, si può scherzare perfino sulla morte, avendo rispetto dei morti, in fondo siamo tutti sulla stessa barca, si nasce e si muore, in mezzo c'è la nostra esistenza, niente di più precario e fuggevole
2. Le idee e le opinioni diverse dalle nostre non fanno di coloro che le esprimono i nostri nemici, le persone da odiare, anzi è proprio la loro diversità che può arricchirci e farci riflettere, quelle che la pensano sempre come voi alla lunga potrebbero annoiarvi e stancarvi, chiudersi sulle proprie idee e dentro le proprie emozioni può dare un senso di sicurezza, in realtà non fa altro che oscurare la mente e la ragione, in quanto si perde parte della forza e dell'energia che ognuno di noi ha, cioè quella di mettersi sempre alla prova intellettualmente ed emotivamente, aprendo le porte al mondo, che è tanto negativo quanto positivo; c'è probabilmente sempre qualcuno più bravo, intelligente, ricco e fortunato di noi, ma ci sono certamente anche persone sfortunate, tristi, depresse o povere quanto o più di noi e che forse non hanno neppure avuto il tempo di accorgersi delle condizioni disperate in cui hanno vissuto o vivono o sono state costrette a vivere. Siamo tutti da compatire in quanto uomini.
3. Le gabbie che esistono e che sentiamo spesso come tali, per la gran parte sono mentali, derivano dalla società, dalla famiglia, dalla televisione, dai modelli imposti, dalla moda, esserne consapevoli è il primo passo per la libertà, anche questa vagamente fittizia e precaria, in quanto si nasce e si muore (la regola è sempre la stessa)
4. Piangere fa bene: non ho conosciuto nessuno che abbia riferito di non aver mai pianto, serve per sfogarsi, ma vedere tutte le cose negative guardandosi alle spalle, riflettendo sul proprio passato come su una serie di eventi e tragedie non porta da nessuna parte, la sofferenza esistenziale è croce e delizia delle persone che hanno avuto spesso più spessore morale nella storia dell'uomo
5. La sensibilità forte ed accentuata se non si chiude alla realtà circostante, cioè una persona non riflette solo su stessa, è una delle più grandi fonti di conoscenza del mondo, in parte anche scientifico (e per questo dono non c'è scuola o università), se invece di piangere perché si prova pena per ciò che è capitato nella propria vita si cerca di sfruttare la propria sensibilità per capire e comprendere cosa pensa, perché lo pensa e come vive un'altra persona, ci si rende conto che si ha nell'anima un vero e proprio dono, un pregio che diventa un fardello e un peso se lo si usa solo focalizzando l'attenzione su se stessi, facendosi acceccare dal proprio io (un po' come lo scienziato che continua a guardare senza sosta un albero per tutta la vita, studiandolo in ogni dettaglio, non rendendosi conto però che esso è parte della foresta, cos'ha capito del flusso della vita quello scienziato?), la sensibilità accentuata arriva solitamente molto prima a comprendere che la vita non è altro che un teatrino, il famoso teatrino della vita dove si nasce e si muore come battiti di gong
6. Le persone importanti nella vita sono quelle che sono disposte a fare sacrifici per noi, senza chiederci nulla e senza pretendere qualcosa che noi non possiamo dargli; i sacrifici per amore sono qualcosa di prezioso ma ci si deve assicurare che l'amore sia corrisposto, i sacrifici si fanno in due, l'amore di coppia per definizione deve essere reciproco, altrimenti si fanno sacrifici, si soffre e non si ha nulla in cambio, che senso ha?
7. Così se una persona ci fa sentire male, inadeguati o piangere per più di cinque minuti ininterrottamente, significa che con onestà e rispetto per se stessi è arrivato il momento di lasciarla proseguire per la sua strada, di abbandonarla, anche se può dare dolore, noi ricerchiamo solo la tranquillità, la felicità (E ricordiamo che al mondo siamo in 6 miliardi e 300 milioni di abitanti, volendo di scelta ce n'è, circondiamoci di persone che ci fanno ridere, che ci affascinano intellettualmente, che ci offrono sempre nuovi punti di vista, non ci devono intimorire, sono loro che ci avranno dato di più a posteriori).
8. I giudizi delle persone e della gente non sono così importanti se si comprende che si è tutti sulla stessa barca, ed esiste solo una famiglia veramente felice, la famiglia del Mulino Bianco, come si è visto neppure quella di Berlusconi è all'altezza, con la cara Veronica che ha dovuto sbottare sui giornali, beata lei, direte voi, che può sputtanarlo a mezzo stampa con un giornale dell'opposizione, cazzi suoi, dirò io.
9. Se crediamo di non essere normali allora diamoci un'occhiata intorno, cosa c'è di normale attorno a noi? La tv di tette, culi, paparazzi e chi la da via prima entra in Tv? Mentre un operaio si fa il culo otto ore al giorno facendo gli straordinari per 1200 euro al mese se va bene (senza casa, con affitto e tutte le altre tasse da pagare) e il figlio che vuole diventare attore, musicista, diventerà molto probabilmente un lavoratore flessibile senza prospettiva di pensione (altro che TFR e fondi pensione)
10. Così come i giudizi della gente, spesso superficiali e per far salotto sono da trascurare, anche le parole non devono essere pesate troppo, non gli si deve dare troppa importanza, perché sanno ferire più di quanto si crede, solo che a volte escono in un momento negativo e perciò più che la realtà riflettono immagini della realtà
11. Non esistono persone mediocri, esistono persone che non mettono a frutto la propria unicità, il proprio valore, ognuno ce l'ha, perfino la più grande testa di cazzo di questo mondo potrebbe venirvi a salvare nel vostro momento di bisogno
12. E' importante conoscere tante persone, evitando pregiudizi di sorta, gli stessi che qualcuno userà o ha usato e potrebbero o che ci hanno già fatto soffrire
13. La curiosità vi può aprire mondi di cui nemmeno sospettavate l'esistenza, vedrete così quanto questa vita vi sembrerà piccola e di passaggio, e quanti sbattimenti e sofferenze vi eviterete
14. La scuola serve principalmente ad offrirvi un modo di porvi al mondo aperto e curioso, la vera scuola è dopo
15. Leggere anche solo 3 pagine al giorno (5 minuti, magari mentre siete in bagno dopo mangiato, suggerimento gratuito), di un qualsiasi libro (escluso riviste pornografiche o comunque con solo foto) vi renderà giorno dopo giorno più liberi di quanto abbiate mai creduto fosse possibile; nella mente risiede la libertà, applicate l'immaginazione, cullatevi nelle vostre sensazioni, anche quando sono negative, estremamente negative, perché sempre di energia si tratta e qualsiasi energia può essere trasformata a proprio favore
16. La diversità, l'originalità, l'anormalità sono valori che la maggioranza tende o a mitizzare o a mettere al bando, è solo una questione di moda e tradizioni, che nulla ha a che vedere con l'essenza di noi stessi, che per definizione è originale, diversa e anormale rispetto a quella di ogni altra persona. Giudicare è una perdita di tempo così come dare valore a chi lo fa per passatempo.
17. Ogni tanto bisogna riflettere e rifare la lista delle priorità, soprattutto nei momenti peggiori, perché a volte non ci si rende conto che si sta soffrendo per cose completamente inutili e che acquistano importanza solo perché le mettiamo in un pentolone di cose negative per voler dipingere tutta la nostra vita di un intenso colore nero, mentre la vita non è né bianca né nera, è grigia, in molti lo considerano un brutto colore, eppure nel caso migliore in cui tutto fosse bianco non sapremmo nemmeno cos'è la felicità
18. Il “chi se ne frega” a volte così diventa salutare, non si può dare valore a tutte le cose, più la nostra mente è aperta al mondo e alle sue manifestazioni più sapremo selezionare ciò che ha valore e ciò che non ne ha, ciò che ci serve e ciò che porta solo pesi e sofferenze
19. L'allegria e la spensieratezza esistono e non sono in contrasto con la consapevolezza che siamo tutti passeggeri di un treno instabile e affollato, in cui si mischiano vita e morte a gran velocità, a volte senza che ce ne accorgiamo
20. Così ridere, ironizzare (volgarmente anche sparare stronzate), prendersi da soli per i fondelli, magari prima che lo facciano gli altri sono regole fondamentali.

Concludo.
Probabilmente il tutto potrebbe essere completato e approfondito, ma sono sicuro che riuscirete a farlo anche da soli riflettendoci un po', magari rileggendo queste cose ogni tanto. La frase di chiusura è una a cui sono particolarmente legato: “Siamo tutti utili e inutili allo stesso modo.”