29 maggio 2007

Dialogo tra sé e sé

Da qualcosa dovrò pur partire.
Tu scrivi e vedrai che salta fuori.
Certo non è proprio un bel sistema questo, se ci pensi un attimo.
Ok, ma perché ti prefiggi di arrivare da qualche parte, di scrivere qualcosa di affascinante, invece se ti lasci trasportare dai pensieri facendoli passare attraverso le tue dita ti assicuro che nulla di ciò che uscirà sarà mai scontato.
Quindi consideri positivo comunque l'abbracciare ogni singolo pensiero? Anche il più futile o censurabile?
Esatto, se ti passa per la mente qualche pensierino Bdsm oppure una frase celebre dei Promessi Sposi, un aforisma o un piatto di spaghetti con le cozze lasciali fluire, così come tutti i giudizi, non dare loro un valore vincolante.
Quindi se parlassi di quanto sono puliti i cessi della segreteria universitaria non ti offenderesti?
Perché mai? Ci sono stato anche io, ci vado spesso, penso che Dante li avrebbe collocati nel Paradiso.
Immagina un canto della Divina Commedia, ma soprattutto del Paradiso, ambientato all'interno di un bagno altrettanto idilliaco, mi viene in mente Vc Net fosse biologiche e i sette nani, puzza, puzza, puzza.
Bravo, ti stai lasciando andare, non fermarti mai!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bei discorsi che fai col tuo altro te...ma vi parlate spesso??? e dei due, chi rimorchia di più??

Nico Guzzi ha detto...

diciamo che l'unione fa la forza, perciò quando sono entrambi allineati al "corsivo" rendo di più, per corsivo intendo colui che parla in corsivo, una delle voci della coscienza, anche se messa giù così sembra si stia analizzando un problema di personalità multipla