17 ottobre 2007

Tutto un equilibrio sopra la follia

Sta arrivando la luce, la matrice, la pace, vedo folgori rantolanti sbucare a fiotti dalla terra dei campi secca “e tra le crepe purtroppo non sgorga petrolio” penserà Moratti, il destino si compie ad ovest della galassia, dove un grande buco nero dipinge un tempo a noi sconosciuto, un parallelo geniale, come quell'ignoranza primordiale da cui cerchiamo di sfuggire, la conoscenza è in contrasto con la coscienza? Forse, ma in fondo chi lo sa, aspetto il domani per un sorso di Sambuca, due gocce di sangue e il tocco demoniaco della Walt Disney. Vorrei solo capire come il denaro liquido ci salverà da un crack finanziario e dall'ostentazione della materia, nemmeno i fossili sono più quelli di una volta, nemmeno i bambini, quelli che vivono due volte sono ancora più egocentrici, sebbene in parte più evoluti malgrado il sistema. Qualcuno afferma che ci sono umani senz'anima, e sarebbero umani? Una mano ruvida e consumata dall'amore sta tendendo il suo aiuto al terzo, Gandhi, Teresa di Calcutta, quarto e quinto mondo, i mondi paralleli esistono già all'interno degli stessi sistemi spazio-tempo a quanto pare, perché stupirsi di un cinematografico 11 Sette ombre spettri tragedia paura, paura, paura, paura, paura, paura della paura, panico, attacco di panico, ansia, buio, abbiate paura figli della rivoluzione culturale, finché avrete paura della paura la vostra libertà e la vostra coscienza saranno incatenati a ciò che voglio io, e dalla paura della paura non si esce senza la coscienza del problema, della fragilità e allo stesso tempo della forza che la mente può esprimere una volta disciolte nell'acido del distacco il singolare per un passaggio al plurale, alla ricerca della verità e alla negazione della verità trovata. E Vasco si abbandonò all'equilibrio sopra la follia, niente di più salutare.

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