14 aprile 2008

Le proiezioni dei brogli

In arrivo dunque i risultati delle elezioni politiche italiane del 2008, prima gli Exit Poll poi le proiezioni ed infine i risultati, conosciamo già tutti i problemi e la scarsa affidabilità dei primi due dati, per cui non darei loro troppa rilevanza.

I brogli esistono probabilmente ma senza quel gran disegno che viene dall'alto; più che delle deviazioni illegali sul nostro territorio dovremmo preoccuparci del voto all'estero, strani personaggi si aggirano tra gli “italo-stranieri” offrendo pizze e soldi per un voto nel migliore dei casi, nel peggiore invece è la mafia a farsi protagonista con la sua rete capillare, l'ndrangheta in particolare pare si stia spendendo per questo nobile scopo.

Il sistema di voto all'estero si basa sulla corrispondenza, qualunque cosa può avvenire, non c'è praticamente controllo, è assurdo che avvenga ciò in momento storico in cui destra e sinistra si alternano con pochi voti di differenza. Avrei eliminato la possibilità di votare all'estero per corrispondenza optando per un'altra soluzione più razionale (magari voto digitale), o avrei lasciato solo la possibilità della cosiddetta opzione che la legge italiana prevede, cioè il rientro in Italia e la votazione nella circoscrizione a cui si è iscritti.

Si tratta in fondo di soli 12 seggi alla Camera e 6 al Senato per la circoscrizione Estero eppure sappiamo quanto importanti sono soprattutto quest'ultimi, ricordiamo quanto i singoli senatori hanno potuto fare pressione sul governo Prodi, per cui nulla è poi così allegramente trascurabile.
Vedremo se chi vincerà lo farà con ampio margine, sebbene le tendenze dicano tutto il contrario, per questo il futuro non mi sembra poi così roseo, visto che si dovrebbe governare dopo il voto e non riflettere su come gestire una vittoria traballante.

Non si tratta di vincere le elezioni, tutti sappiamo che oltre la gioia o la tristezza del momento dei risultati, ciò che in realtà non si vuole da qualunque parte e chiunque vinca, è vedere successivamente il solito teatrino della politica.

C'è chi a 25 anni, in 7 anni ha votato 6 volte, per che cosa? Per rivotare ancora una volta poco dopo? Evidentemente in questo modo non si guarda mai al medio periodo ma solo al breve (6 mesi-un anno) ed è impossibile cambiare uno stato, le sue consuetudini, i suoi difetti.

Ore 15,00 chiusura dei seggi, dopodiché abbuffata di proiezioni, Exit Poll, in attesa del verdetto finale.

P.s.

Dimenticavo il voto di scambio, pratica molto diffusa nel nostro paese, il voto è di scambio per sua natura (nel senso io voto quello che mi sembra offrire un futuro migliore) però è ovvio che questo è uno scambio sano, mentre quello da ripudiare è il sistema che porta al clientelismo, ai favoritismi, agli appalti truccati, ai piani regolatori decisi a tavolino con gli imprenditori edili locali.

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