16 marzo 2009

Dalle 5 W al SEO: il giornalismo online

Le regole del giornalismo online non sono poi così dissimili da quelle che ogni professionista dell'informazione impara a conoscere già dalla stesura del suo primo articolo su un qualsiasi foglio di carta stampata.
Ecco che dunque è utile partire dal comandamento redazionale (eredità anglossassone) delle 5 W per poi ampliare il discorso e quindi estendere un buon metodo giornalistico da applicare su un canale, quello del Web, che offre evidentemente potenzialità maggiori in termini di approfondimento ma che al rovescio della medaglia, nel caso in cui al giornalista non si affianchino figure quali Seo, Content Manager, Web Writer, necessita di una formazione che non può tralasciare le particolarità della pubblicazione online di un qualsiasi contenuto.

Per scrivere sul web bisogna perciò abbinare ad una conoscenza che può essere per lo più umanistica una serie di nozioni più o meno tecniche che riguardano il mezzo, Internet.

Le 5 W che all'interno di un articolo dovrebbero apparire nelle prime righe, nel cosiddetto lead (attacco) del pezzo, sono Who, What, Where, When, Why, rispettivamente chi, cosa, dove, quando e perché. Tutto ciò serve al lettore per inquadrare subito l'argomento, l'evento, la situazione; si tratta semplicemente delle informazioni essenziali.
Anche i motori di ricerca gradiscono questo approccio, in quanto è probabile che all'interno delle 5 W siano presenti le keywords, per cui scrivere un post con questo incipit è un buon inizio anche se si dovrebbe fare un ulteriore approfondimento sulla rilevanza delle 5 W.

Pensiamo ad esempio ad un delitto, magari quello di Cogne, mi perdoni Bruno Vespa che ha probabilmente i diritti d'autore sul tragico evento, in questo caso ad esempio risulta fondamentale per come è stato approfondito da gran parte dell'informazione il luogo, Where, dove è avvenuto, magari allora sia nel titolo che nell'abstract (riassunto iniziale) si metterà l'accento su questo aspetto della vicenda; chi in fondo si occupa di cronaca nera sa che per ricordare i delitti li si etichetta spesso con il nome del luogo dove sono stati commessi.

Se le 5 W possono essere importanti all'interno del pezzo che poi effettivamente l'utente può leggere, esse possono risultare importanti anche per quanto riguarda ciò che non si vede nella pagina dell'articolo, non meno importante, ad esempio nelle Serp, attraverso quello che viene definito snippet, cioè le due righe di testo che si vedono sotto il titolo della pagina e sopra il relativo url.
Ciò significa che lo stesso Abstract dell'articolo deve essere riproposto in forma molto ridotta in un meta tag description della pagina, quindi del relativo contenuto specifico, con una lunghezza che non dovrebbe essere superiore alle 20 parole, anche se ora Google sembra offrire la possibilità di ampliare lo snippet fino al doppio delle parole, circa 4 righe di descrizione.

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