08 gennaio 2010

DAO, DAM, SEO 3.0 o al Pi Greco

DAO SEO 3.0 MatrixBit, Bit, binario, digitale, DAO, DAM, SEO 3.0, o SEOπ, come direbbe Cruciani a La Zanzara, ma di cosa stiamo parlando?

Ho deciso di iniziare l’anno al contrario, quindi invece di concentrarmi su una nuova rinascita, sui buoni propositi e obiettivi che ogni anno si decide di tracciare per il proprio cammino, da SEO masochista tratterò della morte del SEO, una semplice provocazione, uno spunto per riflettere, nulla di originale.

Infatti alcuni addetti ai lavori hanno già individuato da diverso tempo indizi, cause e possibili sviluppi senza tracciare un quadro completo, e considerando la liquidità del settore è normale, poi del resto il quadro completo ce l’hanno solo gli Elohim (è da un po’ che volevo usare questa parola ebraica che fa tanto figo, per ciò un grazie a mia nonna e alla sua Bibbia che mi promise più o meno 15 anni fa e che mi ha regalato per le feste di Natale di quest’anno).
Comunque sia, sebbene si possano individuare elementi di rottura per quanto riguarda l’ambito SEO, credo sia più giusto valutare l’attuale situazione come un’evoluzione inevitabile e più o meno naturale delle attività che potrebbe o dovrebbe svolgere chi si occupa di SEO, un freelance, un’agenzia ecc…
Un po’ come quando si annunciò la morte della radio ai danni della televisione, a più di 50 anni dalla prima diffusione del piccolo schermo la radio resiste ancora.

L’idea di fondo è che un SEO dovrebbe far in modo che un sito sia raggiungibile attraverso i motori di ricerca, si ottimizza il sito, da cima a fondo, contenuti, meta, formattazione, velocità, microformats, argomenti a caso, ecc.. e poi?
I link! L’unità base di Internet, alle strategie di creazione di link in ingresso si sono legate nuove attività, sì SEO, ma che vanno a sfociare nel cosiddetto Web Marketing, un mondo ben più ampio.

Per cui se dovessi individuare uno step evolutivo del SEO individuerei nella Link Building un elemento fondamentale.

Man mano che la rete Internet si estende, allargandosi al Mobile e nei prossimi anni alla televisione, non si può più considerare alcun mezzo di comunicazione slegato dall’altro, la crossmedialità di cui si parla da anni è sempre più in una fase avanzata di sviluppo.
Per esempio il digitale terrestre da solo (al di là della qualità dell’immagine) rispetto alla possibilità di avere Internet sulla TV è come mettere 2 cavalli su un 4,7 di cilindrata, c’è un collo di bottiglia, inaccettabile in prospettiva; è improbabile, o quantomeno, irrazionale che la tecnologia non arrivi ad una maggiore integrazione (se non fusione) tra le due piattaforme e tutto l’indotto tecnologico.

Ecco che a questo punto l’ambito SEO potrebbe dover allargare ancora di più il proprio raggio d’azione, ovviamente non è detto che tutto il lavoro debba essere accentrato nella mani di un monarca assoluto, un Guru, anzi il suo lavoro probabilmente si andrà a scompattare in figure diverse e specializzate (come già avviene per i grandi progetti, soprattutto nelle agenzie), ma è certo che nessuna delle figure coinvolte potrà considerarsi parte di un mondo a sé stante, pena la perdita dell'orizzonte, del senso e degli stessi obiettivi della singola attività.

Così si arriva al DAO, Digital Asset Optimization, al DAM, Digital Asset Management, al SEO 3.0 o SEOπ, in poche parole ottimizzazione e gestione dell’assetto digitale, non si tratta più di lavorare per una semplice ottimizzazione per i motori di ricerca, per un canale, ma qualcosa di ben più complesso, riuscire ad integrare strategie di Marketing su più canali per essere competitivi su ognuno di essi e trarre benefici crescenti dal Web, la piattaforma che offre la maggiore flessibilità.

Divagazione. Sono in contatto con alcuni personaggi di spicco della Net Force, mi hanno confidato che loro fanno Reverse Optimization, sono anni che lavorano e cercano strumenti e soluzioni affinché non siano trovati nella realtà virtuale e di conseguenza siano più sfuggenti nella vita reale.

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