31 ottobre 2005

A te

Di voletto arieggia il telo di seta
calando lungo le forme del tuo corpo
a sfiorare le più affabili nudità
come l'intimità di una notte ambrata
dalla gestualità languida adagiata
sugli specchi verdi di pianura
che sfavillano a gocce brillanti

Dietro la tua schiena spogliata
posso ancora sussurrare parole
La mia complice voluttà per l'eternità
Tra i miei pensieri null'altro
peregrina che starti accanto,
l'incanto di un momento, a rilento
voglio abitarlo fino a fermarlo

Incoronata da versi dispersi
tra le forme di un linguaggio
che lieve discorre al peggio
con il mio sospirar d'anima
meglio forse non so poetare
altrettanto sentimento, a te
in dono il mio fiore meno stolto

1 commento:

Nico Guzzi ha detto...

Buon halloween a te! E attenta ad aprire la porta senza prendere le precauzioni del caso, riesco a nascondermi dentro le ombre