21 novembre 2005

Ore 18

Ripropongo qui il celebre discorso di Mussolini tenuto il 10 Giugno 1940 alle ore 18, dal balcone di Palazzo Venezia, sull'entrata in guerra da parte dell'Italia:

“Combattenti di terra, di mare e dell'aria! Camicie nere della rivoluzione e delle legioni! Uomini e donne d'Italia, dell'impero e del Regno di Albania! Ascoltate! Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e della Francia [...] L'Italia, proletaria e fascista, è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai! La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. Essa trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: vincere! E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo. Popolo italiano! Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!”

Nel frattempo immagino la telecronaca di Galeazzi che commenta con entusiasmo questa premessa dell'avventura bellica italiana, "vai Italia! Grande Italia! (Forza Italia non posso dirlo visto che qualcuno c'ha levato la gioia di urlarlo senza essere schierato politicamente) Superlativo esercito! La divisa è quella inconfondibile dei nostri soldati! Andiamo a vincere! Dai Italia che ce la facciamo! Dai combattenti di terra, di mare e dell'aria!"
Dopo l'attacco alla Grecia Galeazzi cambierebbe tono e diventerebbe sempre più abbattuto sempre più consapevole dei disastri e delle tragedie che si succederanno e di cui tutti oggi ne sono più o meno a conoscenza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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