22 gennaio 2006

4 Fast 4 Furious

E' da qualche giorno che non sto scrivendo nulla, scarsa volontà, scialba ispirazione, non ho bisogno di giustificarmi di fronte ai quei Web Readers che si degnano di dare valore a quello che mi passa per la mente; del resto funziona così, il valore di una qualsiasi cosa non è solo quello sociale, maggiormente riconosciuto, ma anche individuale per fortuna, così anche solo una persona potrebbe considerare interessante le mie riflessioni, le mie storie, i racconti, le opinioni.
La debolezza non sta nell'accontentarsi ma nel rinunciare ad esporsi per come ci si sente, immaginare un'aura candida che avvolge l'essere nella sua pienezza o nel suo sognar pienezza (la forza dei desideri), c'è perfino qualcuno che ha visto sollevarsi tra le tombe le anime più splendide dei defunti, le ha viste volteggiare nell'aria con la perfezione e le forme che solo la danza classica sa dipingere, tanto umana quanto fugace, tanto sublime quanto precaria.
Un sabato sera meno canonico, una notte diversa dalla solita, altrettanto tremante, ma andrà smarrita nell'oblio di una vita di rinunce, di castità, di un vittimismo auto-distruttivo e auto-rigenerativo? Svanirà anche questa fermata sul binario Inizio-Fine della storia di un solo uomo? Sembra strano ma pensandoci bene è più facile fingere alla luce del sole che all'oscurità della notte che mette di fronte a se stessi, nella propria solitudine, di giorno puoi vedere le ombre, di notte puoi accorgerti che sei tu l'ombra, allora ti chiedi quale sia il principio chimico che fa illuminare le lucciole nelle sere calde d'estate, cosa fare per brillare anche la notte? Le soluzioni possono essere due: 1 fare le lucciole di giorno, con l'accezione popolare “corpo di donna offresi”, cioè darsi alla società come la società ti vuole secondo i modelli che si affermano di volta in volta (ritorna il discorso della moda del precedente post) abituandosi alla realtà quotidiana fingendo che sia quello che da infante sognatore, da adolescente presuntuoso e ribelle avevi sempre immaginato e sperato ovvero 2 cercare con tutti i mezzi di ricreare quelle calde sere d'estate dentro di sé, la luce sarà la diretta conseguenza, illuminando così la tua realtà quotidiana.

E "Fast and Furious" non era altro che una noiosissima pellicola americana, stavo per giungere dal mio amore, correvo, correvo, la mia scheggia rombante tagliava la tangenziale che diventava ai miei occhi un tappeto di velluto grigio e uniforme, il tachimetro valicava prepotentemente i duecento km/h, il motore ululava sotto il cofano come l'armata di cavalleria di un esercito che canta il suo inno di guerra, non c'era nessuno per strada, forse solo qualche autovelox ma niente mi avrebbe negato i miei 10 secondi, “quei 10 secondi in cui sono libero” (citazione..da quale film è scontato). Imparai che ridurre la vita e la libertà a 10 secondi era da perdenti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

MMHh... mica lo so, sai?
Certo, spesso alienarsi è bene, ma non credo che Beautiful sia il miglior modo, anzi....
Ci si instupidisce credo...

Anonimo ha detto...

uh? XD l'ultimo commento mi sa di nn averlo tanto capito XD gia gia dev'essere proprio un attacco di follia XD meglio se commenti al prossimo intervento quindi gia XD che sarà piu o meno collegato al 27 di gennaio XD qnd gli alleati arrivano a "liberare" i restanti prigionieri di un'Auschwitz ormai deserta, con i tedeschi scappati da giorni e giorni per non farsi beccare (ecco x' piu che liberazione per me si tratta di una ritirata nazista XD ormai nn c'erano piu speranze per loro, avevano perso XD 'mo l'attacco di follia ce l'ho io XD) au revoir, orphaeusest!

Nico Guzzi ha detto...

no, io sto studiano storia contemporanea in quest'ultimo periodo quindi va più che bene il tuo commento..