09 gennaio 2006

Libertà riadatta

Svita e avvita la vita
in tondo giro e sbando
come fata sfilata di seta sfinita
Loro tutti d'oro tutti in coro
bravi, belli e senza calli
io stanco del banco ormai bianco
invecchiato da bivacco disfatto
ché di vuoto nausea suole fluttuare
l'infausto fusto-offerta fiasco
Sull'etichetta un'eclettica libertà diluita
all'assuefazione in nome di modernità

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sah... siamo un po tutti dei "pensatori"... solo che alcuni sparano cazzate e pure grosse. non solo, molti ci credono pure e si continuano a commettere gli stessi sbagli ogni volta... è la storia che si ripete... certamente il comunismo che è sorto con il rispettivo "stato" e non "società" come voleva marx non era quello vero... ma lo sbaglio è proprio da marx... pensa tu... nella critica all'idealismo tedesco marx ci dice che non devono esistere le "sovra-strutture", vale a dire la musica, la religione, l'arte, la letteratura eccetera... fai tu............. XD au revoir, orphaeusest!

Cesare Rensenbrink ha detto...

paiura! quasi uno sciogli lingua! sempre più poeta!!!

Nico Guzzi ha detto...

camcaminin spazza camin