10 marzo 2006

Vendita Porta a Porta, 9 Marzo

Ho appena finito di vedere Porta a Porta. In studio ci sono stati il ministro Castelli, Alessandra Mussolini, Di Pietro e Vladimir Luxuria. Gli argomenti trattati sono stati fondamentalmente due, le Unioni Civili per coppie formate da individui dello stesso sesso e l'immigrazione.
Vedendola dall'esterno a proposito delle Unioni Civili credo che a rigor di logica e raziocinio non posso che convenire con tutto ciò che è stato detto da Di Pietro, posso comprendere però che in realtà l'attacco fatto principalmente dalla Mussolini a questo tipo di Unioni sia qualcosa che sfugga alla ragione, qualcosa di più viscerale, cioè riguarda una supposta superiorità morale e sociale dell'individuo normale, o eterosessuale, che va difesa a tutti i costi e alla quale non si può affiancare in alcun modo altri modelli la cui integrazione porterebbe, secondo queste idee, allo sfascio inevitabile del tessuto sociale.
L'incendio improvviso è divampato proprio nel finale di trasmissione quando si è discusso del tema dell'immigrazione e degli extra-comunitari. La Mussolini ha difeso a spada tratta gli italiani, le loro tradizioni che sono, a detta sua, mortificate dalle concessioni e dalle agevolazioni che hanno gli immigrati in più rispetto a loro. Ha accusato poi Vladimir Luxuria di essere dalla parte di quelli che urlano l'ormai celeberrimo “Dieci, cento, mille Nassirya” e di quelli che bruciano la bandiera d'Israele e quella americana.
Il clima si è così notevolmente surriscaldato, Di Pietro l'ha definita fascista e lei ha risposto che per lei è un vanto, continuando a ripeterlo a più riprese, poi si è inserita Vladimir Luxuria, o il signor Guadagno Vladimiro, come l'ha chiamata per tutta la trasmissione lo stuzzicante Castelli, ed improvvisamente ho intravisto nello sguardo di Alessandra Mussolini un qualcosa di diabolico, è diventata in pochi istanti rossa, ha alzato la voce, nei suoi occhi ho scorto l'ira in tutta la sua purezza e intensità e devo dire che ciò mi ha messo una certa inquietudine. Credevo sarebbero potuti arrivare alle mani, ma fortunatamente è finita la trasmissione.
Io affermo che il mio vanto è quello di schifare il fascismo quanto il comunismo esattamente come tutte quelle persone che ammiccano a queste ideologie del passato. Se proprio dovessi trovare delle attenuanti per evitare una condanna piena e senza appello per la Mussolini devo aggiungere che è venuta a conoscenza proprio oggi di operazioni di spionaggio nei suoi confronti e di Marrazzo, ricordando poi anche l'esclusione della sua lista alle passate elezioni regionali dopo la rottura con AN e Gianfranco Fini. Marrazzo è poi diventato presidente della Regione Lazio, mentre a lei evidentemente non è andata granché in questo ultimo periodo. Queste frustrazioni le ho potute leggere anche tra le righe durante la trasmissione, a un certo punto infatti, durante uno scambio di opinioni si sente la Mussolini dire un po' a bassa voce, probabilmente non sentito da tutti i telespettatori se non erano attentissimi “Io non credo più in niente,” frase che lascia trasparire il probabile dissesto esistenziale di questa donna dal cognome ingombrante.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Meglio Fascista che frocio!!!!
Se dovessi scegliere starei già cantando faccetta nera!
Io purtroppo ho visto solo la parte finale della trasmissione, cmq la sinistra non mi è piaciuta per niente sull'argomento immigrazione, molto meglio invece sull'evasione fiscale

Luci ha detto...

meglio me che te! chiunque tu sia sei un razzista e basta, ignorante a dir poco, visto che usi l'appellativo "frocio" con questa leggerezza. vergogna.