02 maggio 2006

L'esorcista

In questi giorni mi sta tornando l'ispirazione artistica, grazie a Daniel Gindelow e Stephen King, probabilmente anche grazie alla voglia di creare qualcosa che vada oltre o anneghi nella realtà che mi circonda al momento, e qui ritorna quello che disse uno psicanalista o psicologo, non ricordo, a Marylin Manson: “Non curo un artista perché bloccherei il suo processo creativo.”
Mi dovrò imporre un paio d'ore al giorno se no rischia di andare tutto a puttane; senza impegno non potrà uscire granché da queste dita che a tratti si dilettano sui tasti di una tastiera nera piuttosto che sul corpo di una donna, del resto credo di essere secondo i miei criteri ancora acerbo e l'unica cosa su cui posso fare affidamento sono i risultati e a quello devo puntare, tutto il resto sono parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, nient'altro, parole, parole d'amore.
La scelta della storia dovrebbe ricadere su Goodnight Valentine, avrei anche la dedica già pronta, (la prima parte per altro già modificata da quella postata al seguente link http://nicoguzzi.blogspot.com/2005/11/goodnight-valentine-1.html). Un racconto che dovrebbe essere abbastanza lineare senza costruzioni narrative astruse. Punto essenzialmente alla semplicità e alla curiosità dell'eventuale lettore, che sia io che sia Dio non importa, ho inventato un detto, che sia io che sia Dio non importa, magnifico!
Sto ascoltando il main theme del L'esorcista, come direbbe Lucarelli: “Paura eh?” Mi stavo chiedendo: se una persona crede in Dio come potrebbe non credere in Satana? Se non esistesse il Dio-bene e il Satana-male sarebbe tutto risolto, niente avrebbe senso se non quello della nuda e cruda esistenza materiale, ma se ne esistesse uno solo dei due allora sono più che certo che nessuno saprebbe spiegare l'esistenza dell'uomo e della sua complicata coscienza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

OPPIO! Ho indovinato? :D

Nico Guzzi ha detto...

e rum and cocaina, za za