23 agosto 2006

L'eremo Augeria

In un piccolo paese di collina chiamato Augeria viveva una piccola comunità nel quasi completo isolamento dal resto del mondo, non che non ci fossero giovani che partissero per cercare fortuna altrove ma la maggior parte delle persone era educata fin dall'infanzia all'austerità e al godimento della felicità delle piccole cose, così nessuno crescendo serbava sogni puerili quali quelli di fare la rockstar, lo scrittore, l'imprenditore ecc...C'era tutto quello che serviva per sopravvivere, orti, maiali, vacche e la moneta circolava a sufficienza per soddisfare i bisogni di ognuno.

Quelli che se ne andavano venivano compresi, in parte ammirati, in parte invidiati per la loro volontà di andarsene, ma ufficialmente venivano dipinti come traditori delle tradizioni ed ogni loro traccia, come foto, ricordi ecc... veniva cancellata e rimossa. Così capitava che chi partiva perdeva la propria famiglia per sempre senza possibilità di ripensamenti, diventava sostanzialmente figlio di nessuno anche se formalmente non era così: questo era il prezzo da pagare per la voglia di successo e di realizzazione personale. Erano stati comunque rari i casi in cui qualcuno aveva lasciato il paese, negli ultimi quindici anni dieci dita sarebbero state più che sufficienti per contarli.

Quasi tutti smettevano di studiare conclusa la scuola media che si trovava a circa 11 km, in città. Le linee telefoniche arrivarono solo negli anni '80, grazie ai piani di estensione delle reti che il governo impose alle compagnie telefoniche. Nessuno in quel minuscolo borgo avrebbe alzato la cornetta per fare chiamate interurbane e probabilmente sarebbe stato altrettanto proficuo e semplice aprire la finestra ed urlare per mettersi in contatto con i propri conoscenti del paese, cioè con tutto il paese, duecento anime circa, meno di venti famiglie.

Da una parte la globalizzazione selvaggia, dall'altra l'eremo Augeria; persino il fenomeno della regionalizzazione per quei pochi abitanti poteva considerarsi una faccia camuffata del villaggio globale, benché accademicamente fosse proprio il processo inverso.

Di estremo vi era solo la tranquillità quotidiana; se si escludeva un piccolo bar che chiudeva all'undici di sera le possibilità di fare tardi si riducevano alla fantasia del singolo o del gruppetto di amici. E proprio la fantasia di tre amici avrebbe messo a repentaglio non solo la quiete di Augeria ma la sua stessa esistenza.

Tutto iniziò un po' per caso (per alcuni coincidenze per altri destino) come accade molto spesso nelle traversie della vita, probabilmente nacque da uno scherzo di cattivo gusto, anche se qualcuno potrà credere con altrettanta buona cognizione di causa che il seme di tutte le vicende che si sarebbero susseguite vertiginosamente in pochissimo tempo era già stato piantato, aspettava solo di uscire allo scoperto il giorno in cui la terra fosse diventata finalmente fertile.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono uno in grado di commentare una cosa del genere, però per quel poco che ne capisco, mi sembra una valida introduzione. Poi naturalmente il mio giudizio non so quanto possa valere, però me lo hai chiesto...
Non ho altro da aggiungere a parte....
FORZA INTER!
Ciao Nico.

Verza

Nico Guzzi ha detto...

se non fosse per quel FORZA INTER, ti avrei dato tutto il credito di questo mondo

Nico Guzzi ha detto...

mah! :)

Anonimo ha detto...

per quel che vale il mio giudizio mi sembra molto carino, ora sono curiosa di sapere qual è lo scherzo di cattivo gusto! unico appunto: i periodi forse sono lunghi (in particolare l'ultimo).. ma è anche probabile che il problema sia dovuto al fatto che sono antica e senza supporto cartaceo faccio fatica a concentrarmi, mentre leggo!!

per la consulenza letteraria sono 50 euro, pagabili anche a rate sulla mia postepay. diritto di recesso entro 7 giorni

:)

Nico Guzzi ha detto...

cercherò di fare in modo che la somma ti venga recapitata al più presto, grazie, diciamo che ad esempio il periodo che hai richiamato tu, l'ultimo, in effetti si trova proprio al limite della leggibilità per l'attenzione media di un lettore, hai cancellato l'altro commento Giuletta! Volevo qualche chiarimento a proposito, peccato

Anonimo ha detto...

inizio un po banale ricorda il film "the village"...da te ci si aspetta un po di piu

Nico Guzzi ha detto...

si può essere... ma anche quasi tutte le storie d'amore iniziano con un bacio, eppure non sono tutte uguali

Anonimo ha detto...

spero per te che non stai alludendo a qualcosa xke visto che immagini chi sono e questo voleva essere un offesa non è stato carino da parte tua!!!

Anonimo ha detto...

mi manca un "se" tra "e questo"

Anonimo ha detto...

mi manca un "se" tra "e questo"

Nico Guzzi ha detto...

mmm...immagino chi sei ma non stavo alludendo a nulla, era solo una riflessione istantanea