15 dicembre 2006

Amore flessibile

Io non ci sarò per sempre, ti rendi conto di questa cosa? Vivere come su un letto di petali rossi e bianchi e fingere che sarà così per l'eternità è certamente stuzzicante, profumatamente dolce e passionale, ma credi davvero sia così la realtà?
Ogni tanto ho l'impressione che tu faresti a meno di me e ti assicuro che la sensazione non è una delle migliori, anzi penso proprio sia una delle peggiori. Ci sono caratteri e personalità su cui si può fare scarso affidamento anche se te ne rendi conto solo conoscendole bene, quando magari è troppo tardi per mettersi al riparo dalle spine, poi ci sono quelle di cui ci si fida poco perché si esprimono emotivamente a gocce che oltretutto non lasciano cadere spesso, forse tu appartieni proprio a questa categoria, o categoraia, alla Mike Bongiorno (la uno, la due, o la tre).
Non c'è bisogno di alcol per dire “Ti amo” ma a volte c'è bisogno di alcol per credere nell'amore, soprattutto dopo aver sofferto, dopo essere stati lasciati o comunque dopo aver perso la persona che si è amato o che ancora si ama. Se si inizia a dare tutto per scontato anche l'amore potrebbe diventarlo, e l'amore scontato non è amore, è affetto, amicizia e peggio ancora abitudine.
Così dopo dodici anni di convivenza finisce tutto con un semplice “mi sono stufata di questa vita.” Un declassamento da amore ad affetto, ad amicizia, a lucertola, passerà certo il dolore, ma chi darà mai la forza per iniziare una nuova storia? Se il matrimonio è la tomba dell'amore, la convivenza è la tomba delle certezze, l'economia dimentica che la flessibilità del lavoro si riflette quasi inevitabilmente nei rapporti umani, in amore forse, ma quale amore per Amore Flessibile.

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