18 gennaio 2007

Globalizzazione e Z.Bauman: "The Butterfly Effect."

La condizione esistenziale dell'uomo di oggi è quella di individui che devono affrontare il problema di attribuire senso a una vita spogliata di ogni certezza e fiducia, asservita a criteri quali il soddisfacimento immediato dei propri desideri. Si ricerca disperatamente una fonte di certezze ma ci si trova nella situazione della liquidità che non permette di trovarne nemmeno una.

Contribuisce ad acutizzare queste condizioni di incertezza permanenti il fenomeno della globalizzazione che Bauman valuta come la caratteristica più rilevante ed innovativa della nostra epoca e che inquadra come un network di interdipendenze che avvolge l'intera superficie della pianeta dal quale emerge perciò una configurazione globale. Si ha una condivisione crescente degli aspetti della vita quotidiana più di quanto sia mai avvenuto in passato, e a ciò si aggiungono i rischi dovuti a quegli eventi locali che possono produrre effetti che si ripercuotono poi a livello globale (ad esempio i problemi legati al degrado ambientale).

L'economia globale ha prodotto Stati sempre più deboli e incapaci di porre freni alla mobilità incontrollata del capitale (i mercati finanziari sono un esempio emblematico). Il territorio diventa permeabile ai processi che si verificano all'esterno e che entrano all'interno senza trovare ostacoli, la stessa separazione interno ed esterno si fa labile e gli stati hanno mezzi insufficienti per tracciarla. Non esistono più terre di nessuno nel mondo, non ci sono vie di fuga, si è costretti a riflettere costantemente sui possibili effetti a distanza provocati da un'azione che si sta verificando in un dato momento qui o altrove. Serve lungimiranza, visione d'insieme, capacità di porre l'attenzione anche verso gli elementi più lontani, ma è un modo di procedere, e di riflesso di vivere, senza certezze in quanto il campo delle possibilità da vagliare si fa sterminato ed indefinito, incessantemente pronto a mutare. Da ciò scaturisce una crescente consapevolezza dei pericoli che abbiamo di fronte a cui si accompagna una crescente impotenza a prevenirli o ad alleviare la gravità del loro impatto.

Nessun commento: