03 marzo 2007

Drammi e misteri d'Italia. I soliti sospetti.

Voglio fare qualche precisazione sullo sketch di Paolo Rossi di cui ho postato il video nel post precedente dell'1 marzo.
Il nome Andrea Giuliotti è ovviamente la rivisitazione creativa di Giulio Andreotti, la ristrutturazione del palazzo si riferisce al periodo successivo al fascismo con la conseguente fuga del re e la stesura della costituzione italiana (regolamento interno), il night rumoroso e pieno di malfattori del piano terra rappresenta la mafia, con il cui proprietario, Toto Riina, Andreotti sembra aver avuto effusioni amorose simili a un bacio (come afferma Paolo Rossi, in fondo questi sono fatti suoi, vita privata), l'ascensore di quella vecchia marca DC9 ricorda la strage di Ustica, poi c'è la Gladio, rete dei servizi segreti americani che agivano in Italia in sinergia con le forze politiche e di polizia interne; la bomba di piazza Fontana e la successiva morte di Pinelli, volato giù da una finestra della questura di Milano, saltò in aria poi la stazione di Bologna e quel Roberto Calvi morto nel 1982, allora presidente del Banco Ambrosiano, apparentemente impiccatosi a Londra, è stato dimostrato che si trattò di omicidio; Paolo Rossi ricorda anche la loggia massonica P2 con i favoritismi ad alcuni condomini, la morte di Aldo Moro, il bar Sindona che richiama l'avvelenamento del banchiere Michele Sindona, la ristrutturazione dell'Ala Sud del palazzo, l'ormai storico problema del Mezzogiorno per il quale nessuno ha fatto mai qualcosa nonostante le tante parole spese; Carmine Pecorelli (il giornalaio) ucciso nel 1979 all'uscita dalla redazione del suo giornale.
Riguardo Andrea Giuliotti dunque, qualora non abbia mai avuto responsabilità diretta in nessun caso, Paolo Rossi suggerisce due ipotesi: o è un amministratore di condominio che porta sfiga o qualcosina in più rispetto alle versioni ufficiali di tutti questi misteri e drammi d'Italia la dovrebbe sapere.

Nessun commento: