05 aprile 2007

Learning and doing by playing

Il contesto ideale per svolgere una professione dinamica, flessibile e sempre aggiornata è quella del learning and doing by playing, lavorare ed imparare continuamente-contemporaneamente divertendosi.
Si parla infatti spesso di soddisfazione personale sul lavoro come miglior strumento per combattere stress ed eventuali flop, perciò riuscire ad avere tra le passioni il proprio lavoro non è cosa da poco, permette di puntare sempre al massimo facendo certo tanti sforzi ma ottenendo un piacere e un ritorno che non è solamente monetario, del tipo lavoro per mangiare altrimenti col cavolo che mi alzerei alle sette per sfiancarmi di fatica.
Purtroppo credo che più della metà di chi ha un lavoro non lo apprezzi granché, preferirebbe fare altro che non però fa non tanto perché non ne sarebbe capace ma solo per qualche altro motivo, tra cui il fattore C, che ha ostacolato il suo percorso.
In questi casi è molto difficile pensare ad una felicità professionale e così diventa importante ciò che si ha al di fuori del lavoro, amanti, amici, hobby e passatempi nei quali si riversano le proprie passioni, il lavoro ha così un'esternalità positiva, cioè i soldi che si portano a casa, ma ha anche un'esternalità negativa, quella di occupare il proprio tempo in modo non del tutto piacevole, a volte anche sgradevole.

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