13 giugno 2007

I giovani italiani e il futuro

Come modificare il sistema italiano affinché si accorga finalmente che i giovani sono una delle poche risorse rimaste su cui è necessario puntare?
Credo si debba focalizzare l'attenzione su alcuni aspetti nodali della questione.

1 Lo studio-cultura, la sua valorizzazione e conseguentemente un sferzata decisa verso la meritocrazia, le idee e tutto ciò che di proficuo e utile può nascere dalla dinamicità delle realtà giovanili (ciò non significa lasciare indietro gli ultimi o chi è meno portato per la competizione); quando ciò non avviene dopo qualche anno quelle realtà giovanili così dinamiche e attive saranno piene di disincanto per la politica e il futuro, quasi tutti sfiduciati, se non tutti, non vi sembra sia così in Italia? Una società che non valorizza i giovani e le innovazioni diventa una società depressa, direi che dal 1968 quando si intravedeva un cambiamento culturale non è cambiato in realtà nulla, l'Italia è il paese del disincanto, l'unica certezza rimasta è che bisogna cambiare rotta.
2 Lo sbocco professionale mediamente stabile che garantisca condizioni almeno decenti per costruire una famiglia, o qualcosa di simile.
3 Una pensione altrettanto decente per quando non si riuscirà più a lavorare o ci sarà concesso di smettere di lavorare per ottenere un meritato riposo.

Le parole chiave sono tante e dunque il lavoro che dovrebbe compiere la politica è altrettanto ampio, ma di certo deve farlo se vuol dare soluzioni a molti dei problemi che assillano l'Italia, del resto è fondamentale anche per prospettare un futuro al nostro bel Paese.

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