19 novembre 2008

SEO, Blogger e Blogspot


La piattaforma Blogger è sicuramente una delle soluzioni migliori (e accomodanti) per i giovani blogger e creatori di contenuti ma manca della messa a punto di alcuni aspetti, come ad esempio le problematiche SEO che ogni gestore di siti Internet non dovrebbe mai dimenticare.

Andando con ordine possiamo dire che Blogger (Blogspot) utilizza un sistema di personalizzazione piuttosto intuitivo e semplice, una volta scelto il template, lo si può modificare in lungo e in largo sia attraverso le procedure automatizzate, come Modifica Colori o Elementi pagina (sezione nella quale si possono scegliere numerosi widget già pronti e adattabili) che mettendo mano direttamente al codice sorgente.

A differenza di Wordpress dunque l'usabilità di chi deve gestire i contenuti e presentarli nel miglior modo possibile è più efficace in fase di startup del sito; ma la forza di Wordpress se pur con grande dispendio di energie intellettuali, di prove sperimentali, sta nella maggiore flessibilità e possibilità di modifica (con le dovute conoscenze) del template, Wordpress annovera tra i suoi seguaci un target solitamente più professionale e anche per questo una comunità molto più attiva e “smanettona”.

Ecco che arriviamo dunque alle pecche di Blogger, che pure è migliorato nell'ultima versione, aggiungendo ad esempio un sistema di creazione e gestione delle etichette (label conosciute meglio come tag). Ci sono però diversi problemi legati soprattutto all'ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca, trattasi cioè dell'ambito SEO (Seach Engine Optimization).

Fate caso ad esempio alle pagine dei singoli post, per fare in modo che Google dia maggiore importanza al titolo della pagina piuttosto che metterlo in secondo piano rispetto al titolo del Blog bisognerà modificare direttamente il codice html del Template (per le modifiche da effettuare mi riservo di scrivere in futuro, qui tratto l'argomento in generale), se la procedura andrà a buon fine noterete che l'intitolazione di ogni pagina sarà Titolo del post – Nome del blog e non più il contrario. Questo dal punto di vista SEO e Marketing non può passare inosservato.

Un altro problema che presenta Blogger è quello dei Meta Tag, che, volente e nolente tra assertori e oppositori della loro utilità, possiamo dire che hanno ancora valore, forse meno del passato ai fini dell'indicizzazione ma non sono certo inutili. Ad esempio per il nostro blog succederà che Blogger darà per ogni singolo post una descrizione, quella che appare nei motori di ricerca sotto il titolo del post, prendendo o una frase iniziale dove si presenta la parola chiave o facendo un collage senza possibilità di personalizzazione automatica e semplificata. E' evidente che questa descrizione vetrina andrebbe tagliata per attirare colui che sta scorrendo tra i diversi risultati di una ricerca e vuole avere un'idea chiara di ciò che troverà nel sito.

Se in Wordpress il meccanismo dell'inserimento delle parole chiave e della descrizione di un post (così come per la gestione delle foto) è automatizzato in Blogger non esiste plugin che lo permetta e ciò non è trascurabile se si vuole puntare alla massimizzazione delle visite, un punto debole tutt'altro che irrilevante.

Forse essendo di proprietà di Google Blogger non viene ottimizzato al meglio per non interferire con i risultati della concorrenza verso i quali Google potrebbe avere interessi, se non diretti, almeno indiretti o forse si dovrà solo aspettare ancora un po' per nuovi aggiornamenti che permetteranno di non tralasciare aspetti rilevanti dell'ambito SEO e quindi iniziare a considerare la piattaforma Blogger anche per un target professionale.

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