21 gennaio 2009

Se avrai amato

“Se avrai amato” è la quarta canzone di Rec in Rum. Il protagonista sembra avercela con tutti, non riesce a contenere la propria negatività che si alimenta del suo atteggiamento apatico verso la vita, una negatività che si sviluppa per una perdita di stimoli e obiettivi, lentamente la noia lo avvolge giorno dopo giorno fino a trasformarsi in un'apatica depressione.

Il telefono squilla rompendo il silenzio, squilla ancora, per un po', per poi cedere nuovamente la scena al silenzio. Perché non rispondi?
Il tempo è fermo, le lancette sono scomparse, non ricarico il pendolo del soggiorno ormai da anni, ho solo 30 anni, pare comunque sia scordato, io di lui di sicuro, l'ultima volta che l'ho sentito era in un film di Hitchcock. Qualcuno pensa che non ci sia niente di meglio della noia, io penso che la noia sia semplicemente lo stato di pre-morte, di coscienza dormiente, le bombe esplodono, Gaza è squarciata, chiudetevi nei rifugi! Quali? E nelle fogne! Nemmeno quelle ci sono. Io mi annoio. Allora buonanotte bambini, mamme e papà per voi il gioco Terra è finito, boom, addio, sangue, i miei figli sono tutti morti, mia sorella è saltata in aria, mio figlio ha ucciso un palestinese, mio figlio è un martire, mia figlia fa l'amore con un palestinese, io ho appena lanciato una bomba sulla sua casa, mio cugino si è fatto esplodere su un autobus israeliano, brandelli di carne, muri squarciati a testate, il copione è sempre lo stesso, morte, violenza, ingiustizia, odio, che la guerra continui per sempre signori, per sempre, finché morte non vi separi, solo la morte può separarvi.
Mi annoio, la nuova Politoskaja è scomparsa, freddata a colpi d'arma da fuoco, dovrebbero istruire un mangia-fuoco moderno affinché mangi le pallottole, vi do la chiave, ammazzate Putin, ammazzate Putin e non gli innocenti nei teatri, terroristi, terroristi del cazzo, non sapete neanche chi è Allah, anzi lo sapete e chi vi segue che non capisce che la religione è solo un mezzo per fare le cose più impensabili, concentratevi su Putin, quel figlio di puttana neo-fascista dovete ammazzare. Oggi nemmeno Obama mi fa più effetto, è svanito il sapore della novità e qui le guerre continuano, ricordavo il Darfur, i morti in Afghanistan, in Sudan sudano sangue. Io mi annoio, certo la noia ci vuole, ma quando la noia e il nulla pervadono la tua vita è difficile trovare poi un senso al respirare se non quello di non riuscire a soffocarsi trattenendo il respiro.
L'apatia è un virus che diventa tanto più forte quanto si sta a lungo a cullarla, dopo poco tempo ci si ritrova a passare intere giornate a guardare il soffitto quando si può, riducendo al minimo i movimenti dei muscoli e del cervello.
L'altro ieri è passato un vecchio amico, pieno di energia, di vita, mi ha raccontato tutto quello che ha fatto nell'ultimo periodo, io zitto, e lui a raccontare, io ad annoiarmi, e lui a svelarmi particolari, la sua voce però lentamente iniziava a tremare, io un po' meno annoiato cercavo di capire perché, mi ha guardato un istante ed ha iniziato a schiaffeggiarmi, mi ha buttato a terra e a terra a continuato a schiaffeggiarmi e ripetermi con la voce colma di lacrime: “Dove sei! Dove sei finito! Che cazzo stai facendo! Pezzo di merda, la guerra è la fuori! Chi cazzo credi di essere! Eri tu ad ispirare la mia vita ed ora sei tu ad essere l'esatto opposto di quello che vorrei essere! Mi fai schifo, sei tu nuddu miscato cu nent!”
Si è rialzato, ha chiesto scusa e se n'è andato, per rivederlo penso che dovrò andarlo a trovare io.
In fondo sai, in questi silenzi, c'è un sempre va a finir così, in fondo poi, che ne sarà di noi, un'urna in più, un pugno di polvere, e scoperai sui giorni splendidi, rimpiangerai, no, le notti in bianco, in fondo poi, se avrai amato non piangerai i sogni persi.
I sogni e le speranze, delizia e fardello dell'uomo, la noia dovrebbe elevare, sì forse se presa a gocce, ma ubriacarsi di noia forse è solo un modo per considerarsi superiori, è la maschera dell'arroganza, della supponenza, dell'ignoranza.
E allora sapete cosa vi dico, buongiorno guerra, mi sento bentornato, ma per favore, io combatto sempre e comunque senza armi, come i martiri, gli eroi e i coglioni, e forse non sono nemmeno diversi tra loro.

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