Non c'è bisogno di morire per sentire il sapore gelido della morte, quando l'hai vista con gli occhi, negli occhi, ti ha accarezzato, si è portata via la tua famiglia, ti ha tolto il respiro per poi riempirlo di lacrime, infine di vuoto, tante domande: “Che senso ha andare avanti? Condividere il mio dolore? E con chi?”
Anna aveva sette anni, l'altro ieri mi ha disegnato con un cane, quello che voleva le regalassi. Io voglio andarmene, voglio andarmene dalla sofferenza, mi guardo intorno, è tutto crollato.
Voglio andarmene, o tornare a casa, dov'è la mia casa? Non c'è più, cammino per le campagne, sono vivo, sono vivo, perché? Sento il profumo di Giorgia, lo sento tra i campi.
La speranza è qualcosa che rinasce dopo ogni disfatta, basta essere pronti ad accoglierla, mio fratello mi sussurra: “Dobbiamo andare avanti, lo dobbiamo fare, siamo soli.”
E allora come sempre andiamo avanti a colpi di peccato, di bombe, di ossa rotte, di prostitute, di eroi sconosciuti, di poesie imparate a memoria e mai capite, di recite senza protagonisti e ricche di comparse, andiamo avanti con la coscienza dell'incoscienza, perché funziona solo chiudendo gli occhi e tappandosi le orecchie. Voglio andarmene dalla sofferenza, non chiedo molto.
Mio fratello continua: “Dobbiamo andare avanti, ci sono storie da raccontare, tutte le vite dovrebbero essere raccontate. Stanotte dormiremo in giardino, sotto le stelle cadenti e le bombe intelligenti.”
Anna aveva sette anni, l'altro ieri mi ha disegnato con un cane, quello che voleva le regalassi. Io voglio andarmene, voglio andarmene dalla sofferenza, mi guardo intorno, è tutto crollato.
Voglio andarmene, o tornare a casa, dov'è la mia casa? Non c'è più, cammino per le campagne, sono vivo, sono vivo, perché? Sento il profumo di Giorgia, lo sento tra i campi.
La speranza è qualcosa che rinasce dopo ogni disfatta, basta essere pronti ad accoglierla, mio fratello mi sussurra: “Dobbiamo andare avanti, lo dobbiamo fare, siamo soli.”
E allora come sempre andiamo avanti a colpi di peccato, di bombe, di ossa rotte, di prostitute, di eroi sconosciuti, di poesie imparate a memoria e mai capite, di recite senza protagonisti e ricche di comparse, andiamo avanti con la coscienza dell'incoscienza, perché funziona solo chiudendo gli occhi e tappandosi le orecchie. Voglio andarmene dalla sofferenza, non chiedo molto.
Mio fratello continua: “Dobbiamo andare avanti, ci sono storie da raccontare, tutte le vite dovrebbero essere raccontate. Stanotte dormiremo in giardino, sotto le stelle cadenti e le bombe intelligenti.”
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