29 giugno 2010

Google Mayday, non salvate il soldato Spam

Matt Cuts, la voce sub-ufficiale di Google, ha annunciato qualche settimana fa Google Mayday.

Di cosa si tratta?

Google Mayday è l’intervento di Google per “troncare” la cosiddetta coda lunga-lunghissima , quella più vicina allo spam, o comunque all'inutilità per l'utente. Ecco che in molti fanno le corna, la paura di un crollo del traffico organico proveniente da coda lunga è più che giustificata, però...però...dipende, non siate pessimisti.

Anzitutto.
Che senso potrebbe avere per Google (solo di riflesso per gli utenti) una modifica di questo tipo?

1) Pulire le Serp da tutti quei siti di dubbio valore (spam, adsense ready, volgarmente e orgogliosamente patacca).
2) Diminuire lo spreco delle risorse utilizzate dai server di Google per la spiderizzazione ed indicizzazione delle pagine. I server hanno un costo e Google ci tiene a calmierarli. Su questo aspetto sono state infatti diverse le azioni di Google(inserimento dei tempi di caricamento dei siti tra i fattori di ranking, tutte le direttive uscite negli ultimi due anni relative ai contenuti duplicati)

Di quale coda lunga si sta parlando?

Quella generata ad esempio dai filtri additivi, o quella delle pagine TAG all’interno di un blog che propongono sempre la stessa lista di articoli sotto altre forme di aggregazione. Ad esempio sotto una tag list SEO potrebbero esserci gli stessi articoli di altre tag list quali Web Marketing, SEO-SEM, DAO etc...
Nel caso di siti complessi tutti questi filtri in molti casi vanno a generare nuovi rami, pagine su pagine, se poi si decide di “staticizzarle” e ottimizzarle dal punto di vista SEO Google d’ora in avanti potrebbe domandarsi: chi sei? Lo devi fare per forza?

Ma che caratteristiche dovrebbero avere o non avere le pagine tagliate da Google?

1) Avere pochi link interni (esempio di un eCommerce che filtro dopo filtro presenta nell’ultimo listing 1 prodotto o addirittura nulla).
2) Non disporre di contenuti unici e originali (o comunque di poca qualità, dinamici e poco differenziati tra i divers rami). Amazon ad esempio può tutelarsi grazie agli UGC (contenuti generati dagli utenti), eventuali testi SEO dinamici possono essere utili ma bisognerebbe capire se e quanto funzionano per evitare un’eventuale sforbiciata.

Se un dominio è forte questo taglio probabilmente potrebbe non esserci.

Forte significa non solo anzianità ma tra i diversi fattori da valutare ci sono sicuramente i link che un dominio riceve anche a pagine interne molto profonde e il numero di prodotti (o qualsiasi altro contenuto) presente nei listing.

Il cono di luce deve essere puntato quindi sulle pagine intermedie che portano ad una pagina foglia, Google non agisce eliminando dalle SERP le pagine foglia che offrono contenuto, il singolo prodotto (annuncio, articolo o altro), non è il suo obiettivo, e giustamente aggiungerei.

Inoltre.

Tutto questo discorso potrebbe essere in relazione con l’avviso di Google Webmaster Central “Rilevato numero di URL elevato”. Questo è da considerasi un campanello di allarme.

L’esempio che fa Google nella sua guida relativamente a questo punto è molto chiaro.

Lo riporto sotto:
Filtri aggiuntivi di un gruppo di elementi. Molti siti forniscono visualizzazioni diverse dello stesso gruppo di elementi o dei risultati di ricerca. Spesso, infatti, consentono all'utente di filtrare il gruppo in base ai criteri definiti (ad esempio, mostrami hotel vicino alla spiaggia). Quando i filtri possono essere combinati in modo additivo (ad esempio, hotel vicino alla spiaggia e con centro fitness), il numero di URL (visualizzazioni dei dati) nel sito aumenta a dismisura (aggiungo io, premesso che questi url siano accessibili o siano addirittura ricerche-pagine filtro staticizzate). La creazione di un numero elevato di elenchi di hotel leggermente diversi è ridondante, in quanto Googlebot ha bisogno di vedere solo pochi elenchi per raggiungere la pagina di ciascun hotel.

Ad esempio:
proprietà alberghiere a "tariffe vantaggiose":
http://www.example.com/hotel-search-results.jsp?Ne=292&N=461
proprietà alberghiere a "tariffe vantaggiose" vicino alla spiaggia:
http://www.example.com/hotel-search-results.jsp?Ne=292&N=461+4294967240
proprietà alberghiere a "tariffe vantaggiose" vicino alla spiaggia e con un centro fitness:
http://www.example.com/hotel-search-results.jsp?Ne=292&N=461+4294967240+4294967270

Possiamo concludere che (per quanto se ne sa ora) più il sito ha authority (forza, valore o come la si voglia chiamare) e meno è esposto al troncamento della coda lunga.
Lo spunto importante che se ne può trarre da Google Mayday è che, in siti dalla struttura complessa, come classified-eCommerce, è utile valutare a fondo l’utilità effettiva (SEO ma anche di esperienza per l’utente se poi si trova di fronte ad una pagina vuota) della creazione di infiniti livelli in una struttura attraverso raffinamenti eccessivi e relative pagine accessibili: l'obiettivo di Google è presumibilmente scongiurare un atteggiamento “intanto creiamo le pagine poi si vedrà”.

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