15 maggio 2012

Dall'abbronzatura estiva all'avvento dei pinguini

E' estate.
Sarà l'ultima così calda, l'Italia si troverà dal prossimo autunno all'altezza della Scandinavia. Sono anni che gli scienziati hanno previsto questo spostamento dell'asse terrestre, ma come sempre non siamo pronti, siamo italiani, ci muoviamo seriamente solo dopo l'arrivo delle emergenze, preferiamo andare avanti facendo finta di niente, cercando di costruire e percorrere mille altre magnifiche strade, evitando di guardare quella strada maestra che prima o poi sappiamo di dover incrociare.
E' come quando Alice mi chiede di uscire ad orari impossibili in giorni impossibili ed io accetto pur di non fare quello che dovrei fare."Questo gelato è una bomba, porca vacca, voglio saltare in aria con le calorie che contiene, voglio morire con un cono gelato piantato nello stomaco."Alice mi guarda sorridendo con l'espressione di un'innamorata, non so se ami più il gelato o me, mi viene sempre il dubbio in queste occasioni, io comunque amo il modo in cui ama il gelato. La soddisfazione è dipinta sul suo volto. Le faccio notare che ha un lato della bocca sporco di cioccolato, le offro una buona occasione per leccarsi le labbra come solo lei sa fare. Mi fa sempre morire per il suo modo di trasformare in parole e gesti il suo gusto per la vita. Non è il mondo che gira: è lei che lo fa girare come fa un bambino esperto con una trottola, è lei che a pochi istanti dalla fine sa che avrà giocato per vincere e che se anche non vincerà ci avrà provato e non avrà rimpianti, la filosofia dei vincenti, la filosofia degli innamorati.Osservo l'asfalto che ribolle di fronte alla solita gelateria del nostro piccolo paesello ai piedi delle colline, sono le tre di pomeriggio del secondo sabato di Agosto. Io, Alice e la gelataia siamo le uniche forme di vita fuori dalle loro dimore. Gli anziani sono a casa a dormire, senza condizionatori ma con i ventilatori puntati addosso, di quelli che fanno sfregare le mani di entusiasmo ai reumatismi. I giovani e la gran parte delle famiglie sono in vacanza, altrove, lontano dal paesello. 
Noi invece siamo qui a goderci l'ultima vera estate, c'è una pace magnifica. Non ho mai amato come in questi istanti il sudore, la maglia incollata alla pelle, le sopracciglia che tentano di arginare il sudore della fronte per non farlo arrivare agli occhi.
Rifletto sul futuro, è inevitabile in un periodo di transizione come questo, dovremo affrontare cambiamenti epocali con la nuova inclinazione della Terra. 
Smetteremo di andare al mare per un po', andremo a fare qualche weekend per pattinare sul ghiaccio nella laguna di Venezia che diventerà un gigantesco iceberg per lunga parte dell'anno, l'Africa sarà il centro del mondo e forse molti di noi dovranno emigrare a latitudini più consone alla nostra abbronzatura, perderemo la nomea di "paese del sole" oppure muterà in "paese del sole scialbo". 
Con tutta sincerità penso proprio che se tornassimo indietro molte cose le faremmo diversamente, le farei diversamente; comunque credo anche che tornerei a sposare Alice; poi in fondo per il futuro so che ci arrangeremo e ripartiremo come abbiamo sempre fatto, dopo qualche tempo ci abitueremo anche ai lunghi inverni e alle brevi estati, Alice mangerà più cioccolate calde e meno gelati.

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