25 febbraio 2013

Prologo "Il quadro"

Vi anticipo il prologo del nuovo libro che sto scrivendo, intitolato provvisoriamente "Il quadro".

Stanno bussando alla porta - non bussano, qualcosa sta per sfondare la porta.

Arriva dal mare, una creatura di cui tutti si erano dimenticati. Non c’è il piacere della scoperta, c’è stupore ed orrore nei nostri occhi, nemmeno un po’ di tempo per la rassegnazione, nemmeno un po’ di tempo per abituarsi all’idea che è ormai tutto finito. Nella sua spietata spontaneità irrompe nelle nostre vite. Non possiamo fermarla. Stiamo per tornare tra i suoi tentacoli. Salta a grandi falcate dal mare alla terraferma. Si dirige verso le nostre case. Corre indemoniata per le strade.

Stanno bussando alla porta - non bussano, qualcosa sta per sfondare la porta.

E’immensa. Da rubar il fiato, ed è esattamente il suo programma, sta per rubare a tutti gli ultimi respiri. Non possiamo farci più nulla, è troppo tardi per scappare. Trafiggerà i nostri polmoni, squarcerà i nostri corpi. Se avessimo potuto lottare l’avremmo fatto, ma nessuno ci ha avvisato, e così giusto il tempo di guardarla dalla finestra avvicinarsi.

Stanno bussando alla porta - non bussano, qualcosa sta per sfondare la porta.

E’affamata. Ci sta per travolgere tutti, abbatte porte, infrange le vetrate, scova e porta via con sé tutte le forme di vita, spezza ossa, sradica alberi e pali della luce. Qualcuno prova a scappare, ma lei lo raggiunge, lo fagocita, lo sopprime, ne spolpa la vita e lo vomita esanime a qualche chilometro di distanza.

Stanno bussando alla porta - non bussano, qualcosa sta per sfondare la porta - ho tanta paura mamma.

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