04 ottobre 2005

Inno alla Cocaina - Parola di un ignoto strafatto

“Un'altra striscia, dai, che oggi si festeggia, è un'occasione d'eccezione, solo un mese fa infatti, un venerdì da retrobottega di discoteca, da Hotel Supramonte non da un romano Hotel Excelsior, tre volte ho tirato su quello che con prevedibile gusto è definito caviale, non ho mai assaporato il caviale ma a quel particolare tipo di caviale mi sono affezionato, non ho mai provato deliranti e sublimi sensazioni come quelle della polvere bianca, niente di meglio, sentirsi unici, divini, forti, una colonna in stile dorico tra le gambe e le donne ci stanno, certo che ci stanno, basta leccare caviale in compagnia e i loro sensi disperdersi tra i miei e non trovare ragione spazio-temporale per non farlo, perché detestare questa realtà quando si può tralasciarla in cambio di altri stati d'essere mentali forse meno materiali ma altrettanto sensibili? Preferisco l'artificiale, più che il paradiso è il limbo come sospeso sopra il mondo quotidiano condannato al suo status symbol di mediocrità borghese, tutto fin troppo scontato, giudicatemi adesso che sono forte, giudicatemi, non sapete divertirvi, giudicando me evitate di giudicare voi stessi, è troppo semplice così, non funziona così e per questo io ho bisogno ogni tanto di tralasciarvi, sono così amorevolmente bello, caro Jim Morrison vedendo mia madre mi sono reso conto che se fosse della mia età me la scoperei, non tanto per qualche motivo particolare, solo per farle godere dei miei pregi; eppure lei deve avermi già scopato, vedo davanti a me alcune immagini, flashback, verità, realtà, luci che riempono il soffitto di questa stanza buia, colori, quanti colori, l'arcobaleno, devo aver mischiato troppi paradisi, il sangue, le lacrime, io e lei nudi la mattina prima che mi accompagni a scuola; un uomo, è lui, odiavo mio padre, non l'ho mai digerito, anche oggi non riesco a tollerarlo, ogni sua parola è come un suono che graffia i miei timpani, cosa avrà trovato mia madre in lui, ma del resto è anche grazie a lui che posso passare questi splendidi momenti di onnipotenza. Ho un portafoglio in pelle di cammello, di iguana, forse, un serpente striscia sulla sabbia rovente, parla, sibila al mio orecchio Vincitore! Sei e sarai vincitore, è questo quello che vuoi, vincere, vincere fuggendo, quale miglior modo? Un'altra striscia, l'ultima, per favore, ne ho bisogno. Altro che polvere bianca, così si sminuiscono le sue qualità, è oro bianco, lo sapevate che dopo milioni di anni i diamanti diventano polvere? Non credete a chi dice che un diamante è per sempre, a quel punto vi consiglio di regalare alla vostra partner COCAINA che potete condividere insieme; non ho mai bevuto alcolici, non ho mai fumato sigarette o spinelli, anzi ho sempre odiato coloro che vivono quelle dipendenze, ci vuole pure un po' di stile nella vita, sesso, droga e potere non sono per tutti, sì, sono proprio dei poveri sfigati abbandonati al destino squallido del giorno dopo giorno lavoro per campa', non mi interessa cadere o campa', non ho paura di cadere, mi interessa volare altrove. Ora ragazzi, colleghi, mogli e puttane ho sonno! Andatevene a casa, via, via! La festa è finita, ci rivedremo, domani, dopodomani, ma ora andate, ho voglia di rimanere solo. Avanti Helen, anche tu, la porta sai dov'è. Non sei riuscita a venire? E' un peccato, sicura di non essere lesbica? Io comunque sono venuto, tutto il resto non mi interessa, forse dovresti farti curare. Helen alzati, alzati su, dai, non riesci a stare in piedi, sei ghiacciata, cos'hai? Rispondimi Helen, hai qualcosa, perché non ti alzi da terra, non ti sei neanche accorta che sei caduta, stai dormendo Helen? Helen! Helen! Non farmi urlare che non ho voce, non voglio rovinarmela, allora rimani sul pavimento; ti dirò, non hai un bel colorito, sei proprio pallida, guardati, poi hai la pelle gelata, non apri gli occhi, non vedo neanche il tuo addome andare su e giù; respirerà la frigida e sexy Helen? Ma io ora sono stanco Helen, devo dormire, rimani pure sul pavimento che non mi dai fastidio, buonanotte, nel caso tu non dovessi più risvegliarti ti auguro buon compleanno, in anticipo di qualche ora solamente”

3 commenti:

Nico Guzzi ha detto...

Ci tengo a precisare che questo pezzo è frutto di semplice finzione narrativa e creatività

Anonimo ha detto...

Hai fantasia dai...E cmq scrivi meglio di come canti!!!
ciao bbello!

Nico Guzzi ha detto...

potrei offendermi cece..ma non lo farò...comunque guardati le spalle, uhahaha, scherzo dai