23 ottobre 2005

Le ragioni di Bin Laden. 3° Parte.

Seconda parte e link per prima http://nicoguzzi.blogspot.com/2005/10/le-ragioni-di-bin-laden-2.html

“Io mi sono sempre fidato di lei, del suo modo di condurre il lavoro, della sua capacità organizzativa, della sua intelligenza tattica, nutro però diversi dubbi sulla sua scelta di mettere nelle mani di quei tre agenti Operazione Trisha.“
“Non si deve preoccupare signor Presidente, sono i 3 migliori uomini che abbiamo tra le nostre file, non falliranno.”
“Forse lei non se ne rende conto, ma qui non si parla di azioni contro piccoli spacciatori di droga, di marijuana, di sottaceti, qui si tratta di colpire nel cuore il terrorismo internazionale e di salvare il destino della nostra nazione e di riflesso probabilmente l'intero Occidente. Lo capisce perché sono preoccupato?”
“Certo, io sono preoccupato quanto lei, ma i miei tre agenti sono gli unici che possono offrire garanzie sul successo dell'operazione.”
“Si ricordi anche che un loro fallimento significherebbe la perdita del suo incarico di lavoro e l'assunzione immediata in un McDonald di qualche cittadina sperduta del nord. Non credo questa prospettiva possa allettarla più di tanto, visto la sua storia da eroe.”
“Non c'è bisogno di ricordarmelo, so quali sono le mie responsabilità e i miei doveri. Ma sono certo che non la deluderò.”
“Mi aggiorni sulla situazione attuale. Come prosegue l'azione?”
“Signor Presidente ho dimenticato di dirle una cosa: ho lasciato carta bianca ai miei uomini, ho fiducia in loro e non voglio che nessuno dei miei comandanti interferisca nelle loro scelte, sono abituati a lavorare così, non hanno mai fatto errori rilevanti nel loro passato.”
“Lei vuole dirmi che non sono in contatto con voi? Che non comunicano niente di ciò che stanno facendo?”
“Esattamente. E' un rischio che ho deciso di prendere.”
“Lei è un pazzo! Se l'avessi saputo prima l'avrei sollevata dall'incarico.”
“Signor Presidente capisco il suo disappunto...ma...”
“Disappunto?! Sono incazzato nero, la prenderei a calci nel culo; si ricordi che se fallisce non lavorerà più in un McDonald, la legherò ad un missile che farò sparare sopra la sua splendida villa al mare e raccoglierò di persona e con grande piacere i brandelli di carne rimasti del suo corpo, dilaniati qua e là.”
“Nessuno fallirà.”
“Lo spero per lei! E per tutta la sua famiglia. Dunque quando potremo avere delle informazioni?”
“Quando l'operazione sarà conclusa.”
“E' una vera follia! Ora esca e faccia chiamare la mia stagista che ha bisogno di concludere un lavoretto sotto il tavolo, quello che lei ha interrotto con le sue pessime notizie. Dannazione. Con questa agitazione che mi ha messo non so neanche se mi si risolleverà! Se ciò non dovesse accadere non la legherò più ad un missile da lanciare sulla sua proprietà, la terrò a casa mia senza farla mangiare e bere, facendole il solletico finché non muore. Le piace come idea? Quello che farò del suo corpo senza vita lo deciderò poi sul momento. Se ne vada!”
Il generale delle forze di sicurezza e dei servizi segreti lasciò la stanza, visibilmente scosso e molto più preoccupato di quando era entrato.

Nessun commento: