08 dicembre 2005

Il cartello energetico

Continueranno a proporci motorizzazioni diesel in tutte le salse le case automobilistiche o finalmente si potranno compiere passi rilevanti nell'utilizzo di carburanti alternativi quali metano, idrogeno, elettricità con motori ibridi? Abbiamo bisogno della morte di altri Enrico Mattei per provare a scardinare il sistema dei cartelli delle compagnie petrolifere? per costruire poteri alternativi a quelli che ci sono da anni intorno al petrolio? Pensate che gli Stati Uniti avendo il petrolio anche sul loro territorio e quindi essendo più indipendenti dalle risorse altrui usano pochissimo i motori diesel, del resto si sono anche meno interessati al problema delle emissioni (vedi mancata firma protocollo di Kyoto), come tutti sanno infatti il gasolio è meno inquinante. L'Italia paga prezzi altissimi per l'energia elettrica e questi costi si riflettono fortemente su tutto il sistema economico, su tutte le attività. In Europa, secondo i rapporti della Commissione Europea, Cipro e l'Italia sono gli Stati dove l'energia è più costosa con i prezzi che si attestano rispettivamente a 92 e 82 euro per Mwh, per fare un confronto con le economie europee sviluppate come la nostra basta guardare i cugini d'oltralpe della Francia dove il costo è 48 euro, nel Regno Unito 46, solo la Germania si avvicina a noi con 71 euro per Mwh (comunque inferiore a noi). La Commissione Europea ha sottolineato la scarsa presenza di mercato e di concorrenza in questo settore, ha sottolineato a più riprese l'importanza di investire sulle energie alternative che non dipendano dal petrolio. La ricerca e l'innovazione devono muoversi in questa direzione e una parte dei fondi sarà utilizzata a finanziare questi progetti. Il dubbio che ci sia però un tacito accordo tra i poteri forti dell'economia e della politica è più che lecito e verosimile. L'improvviso calo di richiesta di petrolio potrebbe risultare molto destabilizzante per tutta l'economia mondiale e gli equilibri(se di equilibri si può parlare) geopolitici attuali; alcuni flussi monetari si sposterebbero o diminuirebbero significativamente; ad esempio in Medio Oriente, regione a noi molto cara, la situazione potrebbe evolversi verso orizzonti sconosciuti; un altro esempio è la Cecenia, la cui economia dipende praticamente solo dalla risorsa del petrolio e questo è probabilmente uno dei principali motivi per cui la Russia di Putin non concede l'indipendenza a questo staterello che ha perso tra morti e rifugiati la metà della popolazione in poco più di una decina d'anni. Sono convinto che anche oggi un Enrico Mattei sarebbe ucciso, continuano ad esserci troppi interessi politici, geopolitici ed economici intorno al petrolio.

Per qualche informazione in più riguardante l'Europa http://europa.eu.int/pol/ener/overview_it.htm.

Nel frattempo in Val di Susa sembra si stia aspettando che qualcuno si faccia male veramente, chissà come e quando finirà. Io pensò che andrò a manifestare prima o poi in cielo il mio smarrimento.

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