18 aprile 2007

Future-Shock e l'Apocalisse del senso

Sono affetto da una leggere afasia e quando mi escono parole esse vanno a formare tremende baggianate dai contorni colossali; un motivo esiste, seguitemi un attimo, giacché siete qui, cercherò di intavolare un discorso sul primo argomento che mi passa per la testa, potendolo fare trasgredendo ogni regola comunicativa, pubblicitaria, funzionale cosicché coloro che giungeranno in fondo saranno forse una nicchia di pochi eletti del gran maestro di Saint Patience alla faccia dell'usability.
Credo che si possa individuare una congiunzione astrale che interponga alla natura intra-sistemica dell'uomo e alla vacuità relativista dell'oggetto sic et nunc, un senso escatologico essenzialmente autorigenerativo e trascendente.

Cosa significa tutto ciò? Ve lo dico io, o Kant se preferite, ciò che appare, il fenomeno sibillino e coloro che su di esso ergono palafitte di sterco acuiranno la vostra libertà, l'immaginazione, allontanandovi dall'intuizione non sensibile, intesa come noumeno delle cose che travalica il tempo e la materia; alcuni affermano esistano addirittura 11 dimensioni, e se la relatività e i buchi neri non esistessero sarei contento di vivere dei soli sensi canonici. Possibile che esistano popolazioni che noi definiamo primitive che se ne fottono del cento milionesimo I-Pod venduto ad Aprile 2007 nel mondo?
L'Apocalisse che molti hanno predetto da quando l'uomo ha una memoria più o meno precisa, intesa come testi e testimonianze storiche e artistiche, fortunatamente non è mai stata azzeccata nelle previsioni, ma folli sono coloro che lasciano al solo destino-apparenza monetaria le sorti terrestri nonché, nel peggiore dei casi, quelle personali ed intime.
L'uomo è una bestia con qualche qualità in più delle altre, nella maggioranza dei casi una razionalità, una forte coscienza e un'emotività caratterizzanti; la storia ha insegnato che ognuno di questi aspetti può dare vita alle tragedie più terribili e alle vicende umane più eroiche e sublimi.

Cosa significa? Ognuno può scegliere e indirizzarsi verso un'idea di giustizia piuttosto che un'altra, lascio a voi cercare di comprendere cos'è giusto cos'è sbagliato, anche perché altrimenti dovrei dilungarmi per pagine e pagine, senza dimenticare che la giustizia deve essere in relazione con la libertà del singolo individuo limitata solo rispetto a quella di un altro qualsiasi, incluse collettività e comunità di vario genere.

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